Stadio della Roma, Marino fa ‘scalare’ le unioni civili
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Stadio della Roma, Marino fa ‘scalare’ le unioni civili

Il sindaco decide di dare la precedenza al nuovo impianto di calcio. “Sono tremila posti di lavoro”. Entro otto mesi la prima pietra.

Il sindaco Marino col presidente dell'AS Roma, Pallotta (foto Ansa.it)
Il sindaco Marino col presidente dell'AS Roma, Pallotta (foto Ansa.it)
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redazione Modifica articolo

9 Novembre 2014 - 08.10


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di Ste.Mar.

Per le unioni civili si è impegnato anima e corpo. Ma di fronte alla possibilità di cominciare la costruzione del nuovo stadio di calcio della Roma (a Tor di Valle), il sindaco Ignazio Marino ha deciso di far ‘scalare’. E rivedere, quindi, l’ordine dei lavori della Giunta di Roma Capitale. La delibera sull’impianto sportivo, quindi, sarà quasi di certo votata per prima. “Significa dare posti di lavoro a tremila persone”, ha detto il primo cittadino.

Oggi Marino ha incontrato il presidente giallorosso James Pallotta. Dopo di che ha chiesto alla propria maggioranza e al presidente dell’assemblea capitolina Mirko Coratti di modificare le precedenze. “Penso non possa suscitare nessun sospetto dato il mio impegno per i diritti civili – ha detto – ma in una città che soffre drammaticamente per la carenza di lavoro” non si può tralasciare questa opportunità.

Marino a poi parlato di tempi. “La speranza è quella di arrivare entro i primi sei mesi del 2015 a porre la prima pietra per la costruzione dello stadio”. Il sindaco ha poi riferito sull’andamento dell’incontro avuto col patron della Roma. “È stata una mattinata molto produttiva”. Nel senso che i due hanno parlato di tempistica dei prossimi giorni e settimane, per il voto della delibera. E per i successivi passi da compiere per la realizzazione della struttura. Significa “presentazione del progetto esecutivo e i tempi necessari alla Regione per l’esame appropriato” che l’ente di via Cristoforo Colombo deve fare.

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