I'm lady like: ce lo insegna la Moretti
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I'm lady like: ce lo insegna la Moretti

Baste essere austere come Nilde Iotti ora chi fa politica deve piacere. Rottamiamo le donne di sinistra che non si fanno la ceretta.

Alessandra Moretti
Alessandra Moretti
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19 Novembre 2014 - 12.36


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di Lorenza Valentini

Il bello del Pd è che finalmente le donne che porta al potere sono diverse da quelle cui siamo state tristemente abituate per decenni.

Negli ultimi venti anni la destra non ha fatto che dire (a ragione!) che le donne di sinistra sono dei cessi a pedali, tristi, sporche, sgraziate. Brutte. E noi donne di sinistra non abbiamo fatto niente per dimostrare che qualche bonazza è anche qui.

C’è voluto il Rottamatore in tutto il suo vigoroso e giovane splendore per distruggere finalmente questa terribile tradizione.

Grazie a lui finalmente il centrosinistra sta cambiando verso, anche e soprattutto esteticamente.

Nilde like style

Basta con le gonne troppo lunghe e le pettinature troppo austere Nilde like!

Guardatela, con questa faccia da maestrina di periferia, la collana dozzinale, il vestito da bancarella, la ricrescita.

Noi non vogliamo essere così.

Finalmente il Pd prende il toro per le corna, non si nasconde davanti al pressante problema della bellezza in politica e senza paura risponde ai problemi delle donne di oggi, per bocca di una donna giovane, bella, realizzata e sempre in ordine, cui tutte noi guardiamo con adorazione e un pizzico di invidia.

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Bella, intelligente e preparata, come lei stessa si descrive: Alessandra Moretti.

Già a settembre Moretti ci aveva spiegato l’importanza della bellezza in politica, senza peraltro dimenticare la parità di genere, perché lei è una che a certe cose mostra di tenerci tantissimo: «Capisco che al pubblico maschile faccia piacere vedere una bella ragazza in costume, ma immagino che il pubblico femminile sarebbe contento di vedere anche i politici nei loro momenti privati».

Infatti!

Noi donne bramiamo foto intime di Giovanardi, Di Battista, Di Maio, Alemanno, Marino, D’Alema… noi non aspettiamo altro!

Mentre facciamo i conti col lavoro che non c’è, con l’emergenza casa, con la monnezza che ci soffoca, insomma, con quelle cose noiose di tutti i giorni, noi abbiamo un solo pensiero in mente: i momenti privati dei politici.

Altro che gender gap, obiezione di coscienza, disoccupazione.
Noi vogliamo vedere le foto di Renzi che mangia il gelato seduto su uno scoglio in riva al mare guardando tramontare il sol dell’avvenire. Vogliamo Fassina nudo e Salvini sotto la doccia.

E poi basta, davvero, è ora di dire senza paura che «La bellezza è un valore, anche in politica», perché è il nostro biglietto da visita.
Ancora con quelle storie su onestà, integrità, moralità. Ancora palle su cultura, preparazione, capacità.

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Roba vecchia, trita, demodé.

Io mentre guardo e riguardo il video di Alessandra Moretti.
E se però dovesse esservi sfuggita la lezione di settembre, Alessandra è pronta a ribadire i concetti portanti della sua idea di estetica politica in un video istruttivo e finalmente definitivo (?) sull’argomento, che ogni donna dovrebbe vedere in loop.

La politica, care, deve essere prima di tutto lady like, che vuol dire accompagnare i figli a scuola di corsa, saper fare bene la pasta al pomodoro, non mettere gli occhiali da sole e andare dall’estetista ogni settimana.
Bisogna prenderci cura di noi, amiche.

Basta alla donna di sinistra con baffi e peli in ogni dove.

Non è lady like.

Sì, lo so che qualcuna di voi non ha tempo per andarsi a fare la ceretta ogni settimana perché c’è il presidio contro lo sgombero di una casa occupata da famiglie che altrimenti vivrebbero per strada, c’è da manifestare contro l’obiezione di coscienza che in alcuni casi supera il 99% del personale medico nelle strutture pubbliche, o perché c’è da contestare fascisti e omofobi che fanno finta di leggere in piedi per impedire che tutte e tutti abbiano gli stessi diritti.

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Ma non è una buona scusa, care mie.

Se volete fare politica e stare al passo coi tempi, dovete farvi almeno i baffetti. E no, non parlo di decolorare, ma proprio di estirpare, altrimenti non vale.

Sì, va bene, qualcuna obietterà che con gli stipendi di merda che prendiamo (se li prendiamo) non ci sono i soldi per fare meches e tinta ogni settimana e che un po’ di ricrescita è meglio della pancia vuota, ma così si dimostra solo la propria triste pochezza.

Siate lady like, amiche!

Nel mio piccolo, io mi adeguo e per essere al passo coi tempi e avvicinarmi quanto più mi è possibile ai nuovi canoni di bellezza, Alessandra mi ha regalato la depilazione dei peli del naso.

P.S. Lo sapete perché Livia Turco ha pianto parlando del calo di iscritti nel PD? Perché nel suo armadio da ex comunista ha trovato solo completi marroncini e castigatissimi.

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