Salvini: non sono razzista né omofobo
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Salvini: non sono razzista né omofobo

Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini è considerato politicamente scorretto ma lui, in un'intervista, dice di esserne felice.

Matteo Salvini
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25 Novembre 2014 - 12.26


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“In questo momento di appiattimento renziano sono orgoglioso di essere considerato politicamente scorretto. Diciamo cose che pensiamo, anche se impopolari. Non siamo provocatori come hanno detto in occasione dell’aggressione che ho subito durante la visita al campo rom di Bologna. Cerchiamo di risolvere i problemi prima che diventino gravi”.

Così Matteo Salvini, segretario della Lega nord, ha risposto in una intervista esclusiva pubblicata dal settimanale “Chi” nel numero in edicola mercoledi 26 novembre, a chi lo ha accusato di essere un pericolo per la democrazia e un fomentatore di odio razziale per la sua politica contro l’immigrazione clandestina.

“Noi della Lega siamo solo contro l’euro”, ha spiegato Salvini. “Ho un immigrato regolare che lavora con me alle politiche sociali. Sono i clandestini che vanno rispediti a casa. Mio figlio Federico ha avuto una babysitter regolare sudamericana deliziosa e ora abbiamo una signora peruviana, che viene a stirare e mi fornisce molte informazioni sui problemi delle periferie. Regolare anche lei”. E il segretario della Lega continua:

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“Non sono d’accordo con matrimoni e adozioni gay, ma non sono omofobo. Mi danno fastidio maschilisti e femministe. Odio le quote rosa. L’altro giorno quelle Femen nude al Vaticano le avrei prese a schiaffi… Però sono per la parità di diritti”.

Alla domanda se sarebbe d’accordo con un presidente della Repubblica donna, Salvini ha risposto: “Noi scegliamo in base alla bravura, non al sesso. Le donne hanno piu’ perseveranza in genere. Mi piacerebbe un presidente imprenditore, un Caprotti con 20 anni di meno. Il fatto di essere donna non puo’ diventare garanzia di successo… Io ad alcune ministre non farei fare nemmeno la spesa”.

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