Le recenti espulsioni all’interno del Movimento 5 Stelle hanno portato un violento scossone e non tutti sembrano d’accordo con la mossa di Grillo. “Il direttorio del Movimento cinque stelle lo giudico dalle prime azioni, stiamo a vedere se ci sarà un diverso approccio alla determinazione della linea, e che posizione prenderà sulle ultime due espulsioni”. Federico Pizzarotti, il sindaco di Parma, si è espresso sulle pagine di Repubblica, facendo chiarezza sulla sua posizione: “Non sono a capo di nessuna corrente di dissidenti, ho da fare il mio”. “A Roma evidentemente hanno più da pensare a queste cose”, dice a proposito delle espulsioni, cui potrebbe essere sottoposto a sua volta, “sono certo che sarei l’ultimo a saperlo. Sono molto tranquillo. Se accadesse, però, vorrei conoscere le motivazioni”.
A rischio espulsione sarebbe anche il deputato Sebastiano Barbanti, che dallo stesso quotidiano accusa: “Se qualcuno vuole portare questo sogno a trasformarsi in un incubo, deve assumersene la responsabilità”. E intervistato anche dal Corriere della Sera aggiunge: “Continuando con l’ostracismo non parlerei di scissione, ma di frantumazione del gruppo”. Tra le voci critiche anche il senatore Molinari – intervistato dalla Stampa – che si scaglia contro il direttorio, contrario al “non-statuto”: “+ una fase molto critica”, dice, “una certezza però c’è: con questo muore l’anima movimentista del M5S”.
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