Grillo punta il dito: dal Bunga Bunga del Cav al Magna Magna di Renzi
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Grillo punta il dito: dal Bunga Bunga del Cav al Magna Magna di Renzi

Il numero uno del Movimento 5 Stelle interviene sulla vicenda di Mafia Capitale: le cene furfanti sono meglio o peggio delle cene eleganti?

Grillo punta il dito: dal Bunga Bunga del Cav al Magna Magna di Renzi
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19 Dicembre 2014 - 15.21


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Beppe Grillo non poteva non dire ancora la sua sull’inchiesta che ha sconvolto la politica romana e nazionale, quella di Mafia Capitale. “Siamo passati dalle cene eleganti di Berlusconi alle cene furfanti di Renzie”, ha scritto sul suo blog, dove ha chiesto: “le cene furfanti sono meglio o peggio delle cene eleganti? Nelle prime sono i criminali a pagare per fottere i cittadini, nelle seconde almeno si fottono in privato. Il bunga bunga va rivalutato, sempre meglio del magna magna”.

Il post è accompagnato da una foto scattata in una mangiatoia dei maiali, a un lato un primo piano di Renzi che mangia una banana nello sketch contro il razzismo nel mondo del calcio . “Indovina chi viene a cena per finanziare il Pd? – ha scritto Grillo – Non si sa. Si aspetta ancora l’elenco dei partecipanti alla cena elettorale come promesso da Renzie. Mille euro a botta come neppure una escort di alto bordo, 10.000 per un tavolino. L’unico ad aver fatto outing è Buzzi di mafiacapitale. Lo avrà fatto per solidarietà con Marino? Per simpatia politica? Per un moto di affetto nei confronti di Poletti?”.

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“Nell’intervista con Enrico Mentana a ‘Bersaglio Mobile’ di mercoledì 3 dicembre – ha ricordato il leader dei 5 Stelle – Renzie aveva affermato che esiste un elenco dei partecipanti alla cena dell’Eur, ma di non aver idea sull’eventuale presenza di Buzzi. Se esiste questo elenco perché allora Renzie non lo pubblica? Oltre a Buzzi chi c’era a finanziare le casse ormai vuote del Pd in asfissia di iscritti (e quindi di tessere a pagamento) e di finanziamenti elettorali?”.

“Il vice di Buzzi, Claudio Bolla – ha aggiunto Grillo – ha rivelato su La7 a Piazzapulita . ‘Eravamo in cinque, tra i quali Buzzi. Abbiamo pagato mille euro a testa. L’unico dubbio che mi è rimasto è che forse il tavolo costava diecimila. A Buzzi Renzi piaceva, perché è decisionista’”. Per il leader M5S “l’elenco dei partecipanti potrebbe forse eguagliare quello della P2 di Castiglion Fibocchi dell’indimenticabile Gelli di cui Renzie è il degno erede nonché attuatore del Piano di Rinascita Democratica. Renzie, non faccia il timido, non sia ritroso, cacci l’elenco. Finanzieri, corrotti e corruttori, piddini e tangentisti, mafiosi e massoni, è tutto un magna magna? Fino a quando l’elenco non sarà pubblicato ogni sospetto è lecito. Come disse Totò: ‘A proposito di politica, non si potrebbe mangiare qualche coserellina!'”.

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