Caro Segretario Regionale, Gent.issimi Segretari agrigentini,
invio la presente, alla tua pregevole persona e ai due segretari di sezione e provinciale di Agrigento, contestualmente al fine di sollevare questioni che attengono sia la legalità interna al partito (imbrogli nel tesseramento) e quindi, soprattutto, il merito politico, le primarie unitarie con Forza Italia.
Immediatamente, accenno alla prima questione di legalità che, seppur può apparire strano, travalica nella comicità. Si tratta delle illegalità che riguardano il tesseramento. E più avanti immediatamente parleremo delle autentiche follie “politiche” dell’accordo con Forza Italia per fare le primarie assieme.
Roba da matti!
Invito te e i giornali che vogliono fare seria informazione a collegarsi su Youtube, [url”http://www.youtube.com/watch?v=pVT57tlVBXQ “]http://www.youtube.com/watch?v=pVT57tlVBXQ [/url] o, molto più semplicemente, scrivendo su Youtube “Tessera Arnone Pd: oggi le comiche ad Agrigento”, per assistere al clamoroso filmato relativo alla richiesta di tessera operata da Graziella Ancona e da me lo scorso anno, esattamente il giorno in cui si eleggeva il segretario provinciale, fine ottobre 2013.
Ma andiamo immediatamente al tragicomico merito politico della campagna elettorale per le imminenti elezioni del sindaco. Nuovamente si vuol fare l’accordo con Forza Italia. Il lupo perde il pelo ma non il vizio!
Alle precedenti elezioni, quelle del 2012, fu Il Fatto Quotidiano, con un memorabile articolo dal titolo “Tutti pazzi per Pennica, l’avvocato dei boss”, ad impedire che il Partito Democratico andasse avanti nell’accordo con Forza Italia per proporre a sindaco l’assai discusso avvocato Pennica, il principale legale dei capimafia.
Adesso la comicità ha superato ogni livello: sono in programma le primarie, previste dallo Statuto del PD, ma in un modo che neanche il più fantasioso autore del nostro Statuto avrebbe potuto prevedere. Parteciperà alle primarie anche Forza Italia, con in testa il suo capo locale, il vice coordinatore regionale e parlamentare nazionale Riccardo Gallo e, poiché le primarie del PD si svolgeranno il mese prossimo, in prossimità del Carnevale, Forza Italia indosserà la mascherina denominata “Patto per il Territorio”. E chi avesse dubbi in ordine all’assoluta coincidenza tra il Patto per il Territorio e Forza Italia agrigentina, può agevolmente consultare il resoconto di questa riunione avvenuta ad Agrigento il 21 dicembre 2014 su [url”http://www.grandangoloagrigento.it/patto-per-il-territorio-e-on-gallo-fanno-il-pieno-a-licata-e-agrigento/”]http://www.grandangoloagrigento.it/patto-per-il-territorio-e-on-gallo-fanno-il-pieno-a-licata-e-agrigento/[/url].
Agrigento, malgrado la Valle dei Templi e il bellissimo mare, è l’ultima nelle classifiche per reddito e qualità della vita. Ed è invece prima nella indecenza del degrado della politica. Credo proprio che, innanzi a simili sconcezze, come primarie organizzate unitariamente da uno schieramento che va dal Partito Democratico, all’UDC, a Forza Italia, si rimanga semplicemente senza parole.
Ed è appena il caso di aggiungere che, nella capitale del malaffare e del degrado, il Partito Democratico locale ha sottoscritto con Forza Italia e gli altri amichetti (ovvero i gruppuscoli nati dallo spappolamento del centro-destra in Sicilia) un accordo sulle primarie da tenersi a Carnevale, ma non esiste uno straccio di programma che dovrebbe tenere assieme chi partecipa alle primarie.
Ad Agrigento il ridicolo non ha mai fine: alle primarie partecipano i politici “convinti” dall’Enel che il rigassificatore ai piedi della Valle dei Templi sia una idea meravigliosa, e coloro che pensano che quel nuovo rigassificatore ucciderà il turismo. Ma per il PD tutto ciò è irrilevante. Ciò che conta è il matrimonio con Forza Italia, con i gruppuscoli, con i parlamentari che sino a ieri baciavano i piedi a Totò Cuffaro, a Marcello Dell’Utri, a Silvio Berlusconi e persino a Gianfranco Miccichè.
Ovviamente non si può parlare di programmi perché bisognerebbe anche dire una parola sulla questione mafia e politica: tra due settimane inizia il processo per concorso in mafia all’ex sindaco e senatore Calogero Sodano, secondo la Procura di Palermo avrebbe gestito il Comune gli appalti, dal primo all’ultimo giorno di sindacatura, per favorire la mafia. E ciò che è peggio, la magistratura palermitana, dando pienamente ragione alle denunzie di Legambiente, sostiene che imprenditori tuttora in auge, ma già in auge con Sodano, siano collusi con Cosa Nostra, se non addirittura prestanome dei capimafia. Su tutto questo non si può parlare, quindi è meglio non discutere, neanche lontanamente, di programmi. Meglio i programmi televisivi, ci sono quelli, perché aggiungerne altri?
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