Per quanto riguarda il Quirinale, «Renzi non faccia furbate, perchè poi rischia di pagarne le conseguenze. Non pensi di tirare fuori un nome all’ultimo momento come il coniglio dal cappello, perchè allora non sarebbe commestibile». Così il senatore della sinistra dem Ugo Sposetti, intervistato da Repubblica. E al giornalista che ha sottolineato come il premier sembri aprire alla ‘dittà, la minoranza Pd, ha detto: «bene. Però per scegliere il candidato alla presidenza della Repubblica è giusto che il segretario, pur nella riservatezza degli incontri, mostri anche la massima trasparenza».
Una rosa di nomi dalla sinistra dem? «Renzi ha il diritto-dovere in quanto segretario del Pd di dirigere, ascoltando le ragioni della minoranza. Spetta però a lui presentare una candidatura che raccolga il massimo dell’unità. Non è opportuno che la minoranza esprima una rosa di nomi». Il candidato, ha continuato lo storico tesoriere dei Ds, «deve avere certamente prestigio internazionale, avere il massimo consenso da parte delle forze parlamentari. Anche se è evidente che, visto il Patto del Nazareno con Berlusconi sulle riforme, non si può cambiare linea». E alla domanda se dovrà quindi trattarsi di una figura che piaccia al centrodestra Sposetti risponde: «sì, e mi pare legittimo».