Il premier Matteo Renzi non affronta il tema posto da Orfini, ma in un tweet di risposta alla sollecitazione di Luca Casarini, ha rivendicato: sul caso del G8 di Genova “quello che dobbiamo dire lo dobbiamo dire in Parlamento con il resto di tortura. Questa è la risposta di chi rappresenta un Paese”.
La polemica passa poi nelle mani del Movimento 5 Stelle. “Chiediamo le dimissioni di De Gennaro da presidente di Finmeccanica, ma non lo facciamo in modo ipocrita. Perche’ non siamo stati noi nel 2013 a metterlo a capo di Finmeccanica: e’ stato un governo di centrosinistra”. A dirlo è stato il deputato M5s Vittorio Ferraresi, nel corso di una conferenza stampa alla Camera sul reato di tortura. “Oggi Orfini – ha aggiunto – ne chiede le dimissioni ma è inaccettabile che i responsabili che hanno messo lì questa figura, dicano che non ci debba stare. Hanno sempre lasciato i responsabili al loro posto. Ora ci sia finalmente senso di responsabilità”.
Al Senato è stato l’ex capogruppo Nicola Morra a chiedere esplicitamente la testa dell’ex Capo della Polizia: “De Gennaro lasci Finmeccanica. Non può rappresentare l’Italia dopo la condanna di Strasburgo: ne prenda atto e si dimetta subito”.
Per Sinistra ecologia libertà ha parlato poi il coordinatore Nicola Fratoianni: “Siamo talmente convinti che sia una vergogna che Gianni De Gennaro sia stato nominato da Renzi al vertice di Finmeccanica, da permetterci di chiedere a Matteo Orfini, presidente del Pd, di fare qualcosa di piu’ che un semplice tweet”.
E anche Forza Italia si unisce al coro. Gianfranco Rotondi ha puntato l’indice sul partito del premier: “Vergognoso è l’attacco inopportuno, fuori luogo, molto strumentale e gratuito che viene da una parte del Pd a Gianni De Gennaro che andrebbe ringraziato quale servitore dello Stato riconosciuto, per le sue straordinarie doti professionali, anche all’estero”.