Cuperlo a Renzi: cambiamo il paese senza strappi
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Cuperlo a Renzi: cambiamo il paese senza strappi

Dopo lo strappo sull'Italicum l'esponente della minoranza dem chiede al premier di cambiare metodo.

Cuperlo a Renzi: cambiamo il paese senza strappi
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6 Maggio 2015 - 09.47


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“Aver approvato la riforma in quel modo, con la fiducia, i voti della sola maggioranza e un dissenso nel Pd è uno scacco per tutti e uno strappo all’idea che le regole non si scrivono da soli. Adesso voglio capire se le aperture sulla Costituzione sono una cosa seria e si può entrare nel merito”. Lo ha affermato l’esponente della minoranza dem Gianni Cuperlo in un’ intervista al Corriere della Sera. Sulla possibilità che a Palazzo Madama sarà Vietnam ha detto, “lasciamo stare il Vietnam. Il problema è che il futuro Senato è un pasticcio. Serve un modello che funzioni, senza duplicazioni con la conferenza Stato-Regioni, evitando contenziosi davanti alla Consulta e riequilibrando gli scompensi dell’Italicum”.

“Renzi ha ragione quando dice che il governo sta in piedi se cambia il Paese. E io lavoro per dare una mano nella direzione giusta”, aggiunge il deputato del Pd, secondo cui “la legislatura non arriverà al 2018”.

Sull’uscita di Civati, “mi dispiace molto, perché ogni abbandono è una perdita”, dichiara Cuperlo. “Altri lo fanno in silenzio e la sconfitta non è minore. Se Civati o Cofferati se ne vanno, se su alcune alleanze locali ti vengono i brividi, io mi preoccupo. Il punto per me è quanta sinistra vive dentro il Pd”.

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