di Pietro Manigas
Godetevi questa carrellata di tweet. Questo è il nostro Paese, questi sono i garantisti che ci meritiamo. Oltre ai media che abbiamo e che ogni giorno pendono dalle labbra di questi prodigi. Io dico solo che se questo poveraccio non fosse andato a scuola (la scuola, questa sconosciuta…) ora sarebbe in partenza per la pena di morte.
Nessuno di noi ha la sfera di cristallo, ma molti di noi hanno la prudenza che consente di non sparare alzo zero notizie propagandistiche soprattutto quando sono palesemente farlocche tipo la cretinata della ragazzina del crocifisso di Terni. E questa dote di prudenza non appartiene ai geni che ci governano e ai pessimi che si oppongono. La rete, democratica e odiata dai media, per fortuna si è scatenata nel perculeggiare questi prodigi. Tante le proposte di scambio con la Tunisia: diamogli Salvini, tanto uno vale l’altro…
Il giorno della strage di Tunisi il marocchino arrestato era a scuola.
Alfano: “Però è entrato alla seconda ora!”
[@MisterDonnie13]
— Spinoza (@spinozait) 21 Maggio 2015
Ma come si fa a dichiarare in Parlamento che “è un successo investigativo per modalità e tempi in cui è avvenuto” ed è l’esempio “di una buona cooperazione tra paesi e e del buon funzionamento del decreto antiterrorismo”. Aiuto…
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