Regionali, Beppe Grillo: siamo quasi la prima forza del Paese
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Regionali, Beppe Grillo: siamo quasi la prima forza del Paese

Il leader del M5S: il movimento è la seconda, quasi la prima, forza del Paese. E dopo i ringraziamenti ai suoi non risparmia frecciate al Pd.

Regionali, Beppe Grillo: siamo quasi la prima forza del Paese
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1 Giugno 2015 - 16.35


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“Ringraziamo tutti, gli attivisti, i parlamentari. E’ stata una campagna straordinaria fatta prevalentemente da loro in una maniera straordinaria, sempre in mezzo alla gente”. Ha esordito con i ringraziamenti Beppe Grillo sul suo blog, poi ricorda subito i punti più importanti del programma del movimento, e quasi come a giustificarsi precisa “Abbiamo fatto di tutto per il Reddito di cittadinanza, per il microcredito alle PMI. Più di così non potevamo fare”.

Ma dopo i grazie arrivano le frecciate agli avversari politici “Ringraziamo la camorra che invece di passare attraverso intermediari potrebbe fare una lista le prossime politiche con “la buona camorra“”.

Il leader del movimento ha fatto un’analisi politica del voto regionale “Noi non eravamo in queste sette regioni, ora ci siamo. Non possiamo che essere contenti nella nostra corsa verso il nostro sogno della democrazia diretta, dove i cittadini contano veramente”.

Ha ricordato inoltre la linea del movimento, quasi a rispondere a distanza a Emiliano che in Puglia aveva annunciato di voler dare un assessorato (quello all’Ambiente ai grillini) “Per quanto riguarda inciuci, accordi, assessorati la nostra linea è quella di dire “abbiamo un programma, se volete fare reddito di cittadinanza regionale ci siamo, se volete acqua pubblica ci siamo, se volete le rinnovabili ci siamo.” Per queste battaglie, come quella contro Equitalia siamo assolutamente disponibili, per il resto inciuci non ne facciamo e andiamo avanti imperterriti”.

Ha concluso commentando i voti del Pd “La cosa che mi ha un po’ scioccato è questo passare del pd dal 41% alle percentuali di adesso. Questo poi va in Afghanistan… Ha avuto quello che si meritava. Essendo una marionetta messa lì lui si è convinto che i fili li tirava lui da solo. Si è automarionetizzato, è il primo caso di automarionetizzazione della storia d’Europa. Adesso ha capito che i fili non li tira lui ma qualcun altro e anche gli italiani iniziano a capirlo.”

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