Gasparri contro Renzi: è finito il tempo della Playstation
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Gasparri contro Renzi: è finito il tempo della Playstation

Il senatore forzista attacca anche Marino: 'Roma è allo sbando e non può affrontare il Giubileo: cali il sipario anche su di lui'.

Nella foto, Maurizio Gasparri
Nella foto, Maurizio Gasparri
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18 Giugno 2015 - 11.52


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“Il vicesindaco di Istanbul Matteo Orfini si consola con una riunione di giovani turchi per le liti con Renzi. La verità è che è finito il tempo della PlayStation. Renzi e Orfini ostentavano sicurezza diffondendo tu twitter immagini giocose, la realtà elettorale e la realtà di Roma Capitale è molto più amara per loro. Le responsabilità in questa città sono state di tutte le amministrazioni ma pare evidente che oggi Marino non puo’ reggere”. Lo ha dichiarato il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri.

“Il fatto che Orfini annunci che il Prefetto non scioglierà il comune è inquietante. Cosa sa? Tira a indovinare o ci sono connessioni poco trasparenti in giro? Il condizionamento dell’attuale consiglio comunale e delle giunte che sono state guidate da Marino è evidente. Così come appare chiara e drammatica la situazione in Regione. Le interviste di regime di Zingaretti non cancellano il degrado che ha travolto la Regione Lazio. Commissariamenti lunghi e tesi a depurare non solo la politica ma anche la burocrazia sono indispensabili. Non dar luogo a questa scelta sarebbe una responsabilità pesantissima” ha aggiunto Gasparri.

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“Roma e la Regione sono alla paralisi e allo sbando. Non siamo in condizione di affrontare il Giubileo né si può garantire l’amministrazione corrente. L’accanimento terapeutico a difesa di Marino, pur tra liti e contraddizioni all’interno del Pd è uno spettacolo non più tollerabile – ha sottolineato il senatore di Fi -. Non è necessario leggere le carte riservate, a cui abbiamo appreso solo Orfini ha accesso tra i politici. Basta leggere le cronache dei giornali. Dal vicesindaco attuale della Capitale Nieri di Sel, a tanti altri esponenti che in tutte le liste Buzzi ha fatto eleggere, ci sono elementi più che sufficienti per calare il sipario. Le leggi peraltro consentono uno scioglimento non necessariamente per infiltrazioni mafiose, ma anche per l’andamento amministrativo assolutamente irregolare del comune. Le norme esistono, basta applicarle. Chi dovesse avere comportamenti omissivi ne dovrà rispondere davanti alla legge”, ha concluso.

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