“Se la direzione del Pd, cioè Renzi, non cambia almeno tono o atteggiamento, sarà un problema. Renzi pensa di risolvere tutto in maniera aziendalistica, accentrando potere e decisioni nelle mani di una sola figura, che e’ quella del preside. Non credo che funzioni”. Per l’ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, il premier “dovrebbe tornare a discutere, non è pensabile imporsi sul mondo della scuola con diktat”. “Si sbaglia pensando di risolvere tutto con un po’ di assunzioni. Ci vogliono, ma non sono la soluzione vera. I docenti chiedono motivazioni, coinvolgimenti”.
Con la riforma, ha detto Cacciari, non ne avrebbero, “e mi sembra patetico che chi si atteggia a leader maximo non tenga in conto una classe sociale, quella dei docenti, che con i medici è stata sempre essenziale ai consensi della sinistra”. Secondo il filoso “fino a quando l’opposizione nel Pd non uscirà dalla logica degli emendamenti parlamentari, non riuscirà mai ad ottenere risultati. Nel Pd c’è bisogno di una strategia diversa.
L’opposizione dovrebbe avere dei programmi, esprimere idee progettuali, darsi anche un leader”. “L’unica alternativa a Renzi, in questa fase, è lo stesso Renzi”, ha osservato Cacciari. “Siamo in una situazione delicata, con una crisi economica sempre presente, un’immigrazione che crea inquietudine sociale. In questo contesto, sarebbe auspicabile riprendere il dialogo con i sindacati, riprendere a confrontarsi”.
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