Intercettazioni: carcere per chi registra di nascosto le conversazioni
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Intercettazioni: carcere per chi registra di nascosto le conversazioni

Carcere per chi pubblica video e audio rubati. Deciso in un blitz notturno sulla legge anti-intercettazioni: approvato emendamento Ncd. Si oppone M5s.

Intercettazioni: carcere per chi registra di nascosto le conversazioni
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24 Luglio 2015 - 15.05


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La novità è prevista dall’emendamento del deputato Alessandro Pagano (Ncd-Udc), approvato questa notte in commissione Giustizia alla Camera nell’ambito dell’esame del ddl sulla riforma del processo penale. «Chiunque diffonda, al fine di recare danno alla reputazione o all’immagine altrui, riprese o registrazioni di conversazioni svolte in sua presenza e fraudolentemente effettuate – si legge nell’emendamento – è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni». Nel testo viene anche precisato che «la punibilità è esclusa quando le riprese costituiscono prova nell’ambito di un procedimento dinnanzi all’autorità giudiziaria» o utilizzate nell’ esercizio del «diritto di difesa».

L’ira del M5s:
In commissione i deputati M5S hanno protestato contro la riforma del codice di procedura penale e in particolar modo contro la decisione della commissione di delegare al governo la parte relativa alla pubblicazione delle intercettazioni non rilevanti ai fini del processo penale. I 5 stelle hanno protestato esibendo dei cartelli con la scritta #NoBavaglio. «Noi lo diciamo fin da ora: siamo pronti a dar battaglia per difendere la libertà d’informazione. Il Governo pare voglia mettere una stretta alla pubblicazione delle intercettazioni».

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Una norma contro le inchieste giornalistiche. Norma che mette a rischio il giornalismo d’inchiesta sia della carta stampata, che della tv e del web. In pericolo trasmissioni di denuncia come Report, le Iene o Striscia la Notizia quelle che potrebbero essere messe in pericolo dalla norma sulle intercettazioni approvata questa notte in Commissione Giustizia della Camera.


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