Berlusconi va alla guerra: respingere gli islamisti
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Berlusconi va alla guerra: respingere gli islamisti

L'ex Cavaliere al telefono dalla casa di Putin: una grande coalizione contro il male

Berlusconi va alla guerra: respingere gli islamisti
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12 Settembre 2015 - 11.51


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Dalla Crimea con furore. Silvio Berlusconi interviene telefonicamente al convegno di Forza Italia a Palazzo della Fonte a Fiuggi e dal salotto di Putin fa la voce grossa contro i nemici dell’Occidente: “Se non saremo capaci di respingere offensiva islamista non riusciremo neanche a risolvere il drammatico problema dell’immigrazione. Serve una grande coalizione contro la violenza del male”. L’ex Cavaliere parla dello Stato Islamico, un nemico che a suo dire, aveva già denunciato prima dell’intervento delle organizzazioni internazionali: “”Bisogna intervenire in tante situazioni, in Iraq con il califfato; la Siria con 5 milioni di persone già emigrate e infine in Libia, dove ci sono già, chi dice 30-50mila vittime, in seguito a guerre fra tribù, con un milione di libici espatriati in Tunisia. Il problema immigrazione è enorme”.

Sarà la compagnia del presidente russo o il vento gelido della Crimea, ma Berlusconi sembra proprio sul piede di guerra: “L’egoismo di alcuni Paesi, la cecità di altri, ha fatto crollare quel progetto. Oggi – ha concluso – la situazione è drammatica, e l’Europa delle radici cristiane non può voltare le spalle”.

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