“Ci sarà una riunione di gruppo ad hoc sulla questione Kyenge, il tema sarà affrontato con una discussione serena ma profonda sul tema, non in presenza della diretta interessata che non intende personalizzare la vicenda”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi alla direzione Pd, parlando del voto del Pd in aula al Senato sulle parole di Roberto Calderoli su Cecile Kyenge. L’Aula ha dato l’autorizzazione a procedere per diffamazione dell’europarlamentare Dem ma non per istigazione all’odio razziale.
“Devo esprimere amarezza – ha detto la Kyenge in direzione – per il voto del Senato della settimana scorsa” sulle frasi di Roberto Calderoli. “Mi sarei aspettata e mi aspetto che il mio partito abbia una presa di posizione sul voto, stante la totale incoerenza tra le parole e i fatti. Non è una questione personale: questo voto è stato un grave errore e uno schiaffo ai nostri valori e la risposta è il silenzio”. “Io domando – conclude – sarebbe sufficiente per un cittadino comune chiedere scusa o pentirsi per non andare a processo? Aspetto una risposta”.
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