Roma: obbligatorio il romeno alle elementari, insorge la Lega
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Roma: obbligatorio il romeno alle elementari, insorge la Lega

A Ladispoli, a nord di Roma, due istituti scolastici hanno introdotto il corso obbligatorio di 'Lingua, cultura e civiltà romena'. I leghisti: è una follia.

Roma: obbligatorio il romeno alle elementari, insorge la Lega
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1 Ottobre 2015 - 17.53


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“Invece di insegnare agli immigrati nelle nostre scuole la storia, la cultura e le leggi del nostro paese si costringono i nostri bambini a imparare lingue e culture di chi arriva da noi”. Così il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Massimiliano Fedriga, ha commentato la scelta dei due istituti elementari di Ladispoli, sul litorale a nord di Roma, che hanno introdotto il corso obbligatorio di “Lingua, cultura e civiltà romena”.

“Il ministero dell’Istruzione invii immediatamente gli ispettori scolastici in questi due istituti per verificare la veridicità di questo scempio – dice Fedriga – e, nel caso, interrompa immediatamente questo vero e proprio sfregio nei confronti della nostra cultura e dei nostri figli. E’ inaccettabile strumentalizzare la scuola e i bambini per portare avanti pericolose ideologie e battaglie politiche”.

Negli istituti comprensivi Corrado Melone e Ladispoli 1.230 bambini tra i 3 e i 10 anni seguono il corso di “Lingua, cultura e civiltà romena” per un’ora a settimana. Ed è anche prevista un’altra ora facoltativa, in orario extrascolastico. Il progetto – spiega il quotidiano online – è finanziato in una cittadina dove gli immigrati sono quasi il 20 per cento della popolazione e per la maggior parte romeni. Molti genitori protestano: “Sarebbe meglio studiare bene l’inglese – dicono – e non togliere spazio a materie più importanti. Sono gli immigrati che devono imparare la nostra lingua, non viceversa”. La replica del dirigente scolastico: “Il corso non leva nulla alle altre discipline, anzi è un’opportunità e un arricchimento. E favorisce l’integrazione. Era tutto scritto nel programma della scuola. I genitori avrebbero dovuto leggerlo prima di iscrivere i figli”.

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