Rutelli: Roma malata di malaffare, corruzione e incompetenza
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Rutelli: Roma malata di malaffare, corruzione e incompetenza

L'ex sindaco dice di non volersi ricandidare e punta l'indice contro la catastrofe tecnico-amministrativa

Rutelli: Roma malata di malaffare, corruzione e incompetenza
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22 Ottobre 2015 - 10.41


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Francesco Rutelli non si ricandiderebbe mai. Per lui Roma è in preda ad una catastrofe tecnico-amministrativa. E come dargli torto.

“La città è fuori controllo perché non c’è stata la capacità di affrontare i problemi e tanto meno di risolverli. La corruzione e il malaffare si annidano e crescono soprattutto laddove c’è incompetenza”. Dure le parole dell’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli che in un’intervista ribadisce che non si ricandiderà. E sull’assemblea pubblica del 28 novembre: “Presenteremo una piattaforma” da cui “verranno fuori 20 personalità competenti pronte al servizio della città”, spiega. “Si punterà su 6 linee guida di nuove idee per Roma: trasformazione urbana e infrastrutture; tecnologia, innovazione, ricerca; la Capitale, il suo ruolo interno e internazionale; turismo e cultura; salute, ovvero mettere insieme la parte produttiva con la ricerca e al servizio della cura anche attraverso nuove tecnologie. E la più importante: la riorganizzazione del bilancio e delle aziende, perché sono cambiate le risorse a disposizione e anche le necessità”.
“Molte funzioni – continua Rutelli – possono essere affidate al privato sociale migliorando la qualita’ dei servizi e alleggerendo il pubblico”. “Si diminuiscono le tasse in cambio di un contributo nei servizi: dalla cura del proprio marciapiede, giardino pubblico o piazza, al miniasilo di condominio in cambio di un abbattimento delle tasse, a servizi più sofisticati, come si addice a una Capitale moderna che deve funzionare”.

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