Nel giorno in cui Matteo Renzi si è incontrato con la cancelliera tedesca Angela Merkel, a Milano le destre euroscettiche rappresentate da Marine Le Pen, Matteo Salvini, Geert Wilders e Heinz-Christian Strache si sono dette pronte a governare i loro Paesi per smontare pezzo pezzo l’Unione Europea.
Uscire dal ruolo di oppositori, pur gonfi di voti, “fa parte del futuro”, ha detto la Le Pen nella conferenza stampa che ha chiuso la convention del gruppo parlamentare Enf, di cui è presidente, che raggruppa rappresentanti di otto Paesi. “La nostra lotta è difficile, contro partiti che si alleano tra loro – ha sostenuto la leader del Front National francese, che l’anno prossimo correrà per l’Eliseo -. Ma un’elezione dopo l’altra, i cittadini si stanno fidando sempre di più di noi. E l’unico alleato di cui abbiamo bisogno è il popolo”. I leader del gruppo prevedono un futuro in cui ciascun Paese tornerà a controllare i propri confini, a batter moneta e a legiferare per se, difendendo la cultura cristiana e respingendo il modello culturale americano.
Il leader della Fpo, Strache, ha rivendicato di rappresentare il primo partito in Austria come Le Pen in Francia e ha invitato a non sottovalutare la forza di queste idee nell’elettorato: “C’è una sorta di opinionismo fascista di sinistra nei nostri confronti che scredita le nostre idee, ci diffama, ci mette all’angolo. Ma noi siamo i difensori della normalità dell’Europa”. Questa normalità che ha messo insieme forze cosi’ eterogenee – che continuano ad avere idee diverse su molti temi, come le modalita’ della guerra all’Isis – è stata sintetizzata con parole taglienti dal capo del Pvv olandese, Wilders, l’ospite forse piu’ atteso del secondo giorno della convention milanese, essendo quello dalle idee più controverse. “Siamo di fronte – ha detto – a una minaccia esistenziale per la nostra civilta’. Occorre agire e reagire, ecco perché siamo riuniti a Milano: per dare un messaggio di forza e di unità, per salvare le nostre nazioni e fermare l’islamizzazione della nostra societaà”. Insieme al disegno dell’integrazione europea, è infatti l’Islam l’altro avversario comune della destra anti-Ue, specie dopo gli attentati a Parigi.
Wilders ha avuto gioco facile a lodare, nella Milano che la premio’ con l’Ambrogino d’oro, Oriana Fallaci, dicendo che il suo libro, l’Orgoglio e la rabbia, lo ha spinto a fondare il partito che oggi vorrebbe governare i Paesi Bassi. “Come scrisse la Fallaci – ha aggiunto – non è vero che la verità sta nel mezzo, la verità sta spesso da un lato. E la verità sta nel nostro lato. Abituatevi all’idea: noi siamo il futuro”. Per il leader leghista Salvini, che ha ricordato al collega olandese di aver “fatto assegnare” lui l’Ambrogino alla Fallaci quando era capogruppo in Comune, la riunione di Milano è stata il riconoscimento di un ruolo a cui ha lavorato molto, e che probabilmente gli creerà anche imbarazzi con alleati come Silvio Berlusconi che sta nel Ppe insieme alla Merkel. “Ma non chiamateci estrema destra – ha tirato le conclusioni Salvini -. Noi svolgiamo anche un’opera a difesa del lavoro, quello che dovrebbero fare la sinistra e i sindacati. Mentre oggi Renzi è andato dalla Merkel con il cappello in mano a chiedere ancora l’elemosina”.
Le Pen invitata a pranzo dalla Santanchè Daniela Santanchè non si è lasciata sfuggire l’occasione di riunire a casa sua i due anti-euro per antonomasia Salvini e Le Pen, oltre a Giorgia Meloni, che della vera destra italiana rimane la porta-bandiera. Non risultano esponenti di Forza Italia (a parte la stessa Santanchè) attorno al desco. Nel corso del pranzo, riferisce chi era presente, la Le Pen ha intrattenuto i commensali paragonando l’euro per Germania ed Europa a quello che Maometto rappresenta per l’Isis. Un totem inviolabile del quale è peccato persino discutere.
Ha sfilato per le vie del centro di Milano, il corteo studentesco ‘Cultura e memoria contro frontiere e razzismo’, organizzato dal
Coordinamento dei collettivi studenteschi. La manifestazione si contrappone al congresso ‘Più liberi, più forti’ del leader della Lega Nord e della presidente del Front National francese.
“Le Pen e Salvini sono segretari di partiti xenofobi e di estrema destra, che alimentano la paura e il terrore per ciò che è ‘diverso’, spiegano gli organizzatori.
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