Unioni civili e primarie: il gran ballo del cerchio magico di Renzi
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Unioni civili e primarie: il gran ballo del cerchio magico di Renzi

Nuccio Fava ci racconta cosa sta accadendo nelle ultime ore in Italia sul piano delle unioni civili. Si tratta di un tema delicato e divisivo

Unioni civili e primarie: il gran ballo del cerchio magico di Renzi
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3 Febbraio 2016 - 18.46


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di Nuccio Fava

Comunque lo si voglia configurare quello delle unioni civili resta un gran pasticcio e così lo avverte l’opinione pubblica ancor più in presenza di posizioni contrapposte e inconciliabili come avviene al Senato. Se ce ne fosse stato bisogno, del resto, il segnale più evidente l’hanno offerto le due manifestazioni dei giorni scorsi.

Si tratta di un tema delicato e divisivo e sarebbe stato oltre che superficiale e istituzionalmente incomprensibile affidarsi ai “raduni” per sciogliere e ricomporre ad un livello più alto fratture e divisioni profonde presenti nel corpo vivo della società, specie sul tema dell’adozione nelle coppie gay che non si rende più accettabile declinandolo in inglese. Forse l’effetto contrario alla stregua del LATINORUM contro il povero Renzo dei Promessi Sposi. Restano le manovre procedurali, gli scambi disinvolti di maggioranze compresi i Cinque stelle.

Ma torna anche la diavoleria del canguro, all’utilizzo più o meno strumentale del voto segreto. Unito alla transumanza del gruppo di Verdini sicuro elemento di travaglio nel Pd. Riemergono addirittura le cosiddette culture di riferimento, con nomi differenti dal passato, anche se il malessere non cambia. Ci furono un tempo addirittura i cattolici comunisti, scomparsi con la chiusura di Botteghe oscure. Poi i cattolici del no al tempo del referendum sul divorzio voluto soprattutto da Fanfani. Più di recente i cattolici “adulti”di Prodi e quelli “distaccati e distanti” di Renzi. Sono questi i più allineati e coperti dall’autorità e dal prestigio del segretario. Ciò nonostante restano i cosiddetti “cattolici dem”, una quarantina al massimo, che potrebbero però diventare determinanti se sommati ai centristi di Alfano e dintorni. Davvero un bel rompicapo mentre incombono le primarie per le candidature a sindaco, altra prova impegnativa per Renzi e il suo cerchio magico.

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Su piano del tutto diverso, papa Francesco apre ulteriormente alla Cina, esalta il dialogo e rivolge un saluto affettuoso ai capi della Cina popolare, con l’ardente desiderio di incontro per migliorare comprensione e conoscenza reciproca.

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