Caso Guidi, Renzi: firma Boschi un atto dovuto
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Caso Guidi, Renzi: firma Boschi un atto dovuto

Per il premier non si è trattato di un illecito ma la telefonata era inopportuna. Il ministro Boschi: 'Rimetterei la firma sull'emendamento'.

Boschi e Guidi
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1 Aprile 2016 - 18.00


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La firma dell’emendamento da parte del ministro Boschi “è un atto dovuto”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Matteo Renzi da Washington rispondendo ad una domanda sull’emendamento inserito nella legge di stabilità e oggetto dell’inchiesta che ha portato alle dimissioni del ministro Federica Guidi. L’Italia, ha aggiunto il premier, non è più quella di una volta: “Se prima per telefonate inopportune non ci si dimetteva, ora ci si dimette”. Il premier ha poi aggiunto: “Per ora prendo io l’interim, poi vedremo”.

Da parte dell’ex-ministro Federica Guidi, ha detto poi Rezi, non c’è “un reato, un illecito ma una telefonata personale giudicata, da lei per prima, inopportuna”. Il premier ha poi aggiunto che “Tempa rossa è un provvedimento giusto che porta posti di lavoro”. E’ una cosa “sacrosanta da fare”, ha sottolineato il premier, quella di “aver consentito a delle persone di venire in Italia a fare investimenti” e quindi portare lavoro. “E’ sacrosanto e io lavoro per questo”, aggiunge Renzi.

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Boschi: rifirmerei l’emendamento. “Il ministro per i rapporti con il Parlamento, cioè io, da regolamento deve autorizzare tutti gli emendamenti del governo. Tampa Rossa è un progetto strategico per il paese che prevede molti occupati nel Mezzogiorno e lo rifirmerei domattina”. Lo ha detto da Bologna il ministro Maria Elena Boschi, in merito all’emendamento inserito nella legge di stabilità e oggetto dell’inchiesta che ha portato alle dimissioni del ministro Guidi.

Opposizioni all’attacco dopo le dimissioni del ministro Federica Guidi. La scelta per “opportunità politica” per l’inchiesta della Procura di Potenza sulla gestione delle attività estrattive del petrolio lucano, al momento bloccate. “Dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato, se è d’accordo anche Mariaelena, quell’emendamento”, dice in una telefonata intercettata con il compagno Gianluca Gemelli, indagato. Gemelli, 41 anni, oggi si è dimesso da Commissario di Confindustria Siracusa con una nota inviata al Segretario dei Probiviri Confederali.

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