Legnini: Davigo rischia di farci ripiombare nel passato
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Legnini: Davigo rischia di farci ripiombare nel passato

Dopo le dichiarazioni del presidente dell'Anm, contro la politica corrotta, il vicepresidente del Csm, ha deciso di intervenire: basta con la guerra continua.

Il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini
Il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini
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24 Aprile 2016 - 16.38


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“Giudici e politici non devono andare a braccetto, ma non è bene neppure la guerra continua. Mi piacerebbe un Paese che osserva di più il principio della separazione dei poteri: non penso che i giudici debbano parlare solo con le sentenze, ma i poteri sono in equilibrio solo se sono tutti forti”. Lo ha detto il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini.

Secondo il vice presidente del Csm Le parole del presidente dell’Anm Piercamillo Davigo facevano correre “il rischio di portare le lancette indietro” e “moltissimi magistrati e commentatori ne hanno sottolineato l’eccesso di semplificazione e generalizzazione, perché c’era il rischio di un’accusa generalizzata”: per questo “ho deciso di intervenire”.

La politica sta rispettando i magistrati? “La politica deve rispettare i magistrati”. Ma lo sta facendo? “Deve farlo di più”. Legnini ha risposto così intervistato da Lucia Annunciata a “In mezz’ora”.

“La prescrizione è una priorità, lo abbiamo detto e scritto più volte. Io mi auguro e chiedo che venga approvata al più presto approvata” la riforma. “Non possiamo permetterci di rinviarla alla prossima legislatura: lo si faccia e lo si faccia presto”. Lo ha detto il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, a In mezz’ora. “Gli effetti negativi della ex Cirielli, di quella riforma, chiamiamola così – ha aggiunto – si stanno dispiegando e non possiamo permettere che le esigenze di giustizia siano vanificate”.

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