Unioni civili: Salvini invita alla rivolta dei sindaci padani
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Unioni civili: Salvini invita alla rivolta dei sindaci padani

Il leader del carroccio: è l'anticamera delle adozioni gay. Bitonci, sindaco di Padova: non celebrerò i matrimoni gay. Il premier: non possono farlo.

Matteo Salvini
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11 Maggio 2016 - 21.34


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Dura la reazione del leader della Lega, Matteo Salvini, al Sì della camera alle Unioni Civili che sono diventate legge. Il leader del Carroccio ha raggruppato le truppe e ha invitato i  i primi cittadini del Carroccio alla disobedienza: “Sindaci della Lega disobbedite a una legge anticamera delle adozioni gay”.

 

Le ‘ragioni’. “È una legge sbagliata“, ha spiegato all’agenzia Ansa, “anticamera delle adozioni gay”. Il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, esponente del Carroccio, lo aveva anticipato: “Da sindaco mi riserverò il diritto di obiettare e non celebrerò mai matrimoni fra persone dello stesso sesso. Ho il dovere di servire i cittadini e di promuovere la crescita della comunità padovana, ma non mi sento obbligato ad assecondare le scelte di Renzi che, differentemente da me, non è stato eletto”.

 

La risposta di Renzi. A loro ha risposto in serata il presidente del Consiglio Matteo Renzi: “Nessuno ha diritto a disapplicare la legge”, ha detto a Radio Capital, “di fronte alla legge si ferma il politico, persino il magistrato. Se a Padova Bitonci non vorrà celebrarle, lo farà qualcun altro ma il Comune ha l’obbligo e la responsabilità giuridica di farlo, Bitonci non potrà rifiutarsi di delegare a qualcun altro. È una battaglia finalizzata solo alla strumentalizzazione”.

Leggi anche:  Renzi dopo la vittoria di Bucci: "Ha perso Giuseppe Conte e ha perso chi mette veti"

 

E la Meloni? E la candidata della destra a sindaco di Roma, pur annunciando il suo voto contrario alla legge, gela l’alleato Salvini: “Se dovessi diventare sindaco rispetterò la legge”. Ma iniziano a giungere notizie di alcune decine di sindaci che chiedono di poter ricorrere all’obiezione di coscienza.La Lega Nord si appella ai suoi sindaci perché disobbediscano e non celebrino le nozze tra persone dello stesso sesso. ”

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