Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della lista ‘Sinistra per Roma – Fassina sindaco’: adesso Stefano Fassina potrà quindi correre per la poltrona di primo cittadino di Roma alle prossime elezioni amministrative del 5 giugno. A deciderlo è stata la III Sezione, presieduta da Luigi Maruotti, che si è espressa sul ricorso presentato dal candidato di Si-Sel a sindaco di Roma. Giovedì i giudici amministrativi daranno il loro parare sui ricorsi relativi alla lista civica e alle liste dei municipi.
Il Consiglio di Stato ha riammesso anche le liste “Rete Liberale”, di sostegno al candidato sindaco Marchini e la lista di Fratelli d’Italia a Milano. Ribaltate dunque le decisioni prese rispettivamente dal Tar Lazio e Lombardia.
Le liste erano state escluse per la mancata indicazione in alcuni atti della data di autenticazione delle sottoscrizioni. La decisione di ammettere le liste, è arrivata perché, come è stato scritto in una nota, il Consiglio di Stato “ha ritenuto illegittima tale esclusione perché nessuna disposizione di legge prevede, per la materia elettorale, la nullità di tali autentiche quando siano prive di data, purchè risulti certo che l’autenticazione sia stata effettuata nel termine previsto dalla legge. Il Consiglio di Stato ha sottolineato l’importanza del principio democratico della massima partecipazione alle consultazioni elettorali nei casi in cui le liste siano in possesso di tutti i requisiti sostanziali e formali essenziali richiesti dalla legge”.
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