Salvini: dopo i campi rom raderemo al suolo i centri sociali
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Salvini: dopo i campi rom raderemo al suolo i centri sociali

L'europarlamentare ha risposto così dal palco di Battipaglia a un gruppo di giovani che lo contestava durante un comizio

Matteo Salvini
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17 Maggio 2016 - 17.44


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Demagogia, populismo, celodurismo in salsa lepenista più che padana. Ed ecco l’ultima sparata del segretario leghista: “Cinque stecche non mi mettono paura, dopo i campi rom con la ruspa abbatteremo i centri sociali. Andate a farvi le canne da qualche altra parte”.
Matteo Salvini ha risposto così dal palco di piazza della Repubblica, a Battipaglia, a un gruppo di giovani che lo contestava durante un comizio per il candidato sindaco Marchetta. “Significa che stiamo dando fastidio a qualcuno. Ma forse voi non avete i problemi della legge Fornero. Se andremo al potere noi aboliremo questa legge infame”.

Il comizio è arrivato dopo una giornata di tensione: contestazioni, fischi, escrementi lasciati durante la notte sul palco.

L’area antagonista aveva fatto sapere da tempo di volersi mobilitare, e quindi a vigilare sulla manifestazione di piazza della Repubblica c’eraun ingente schieramento di polizia e carabinieri. Prima dell’arrivo dei politici è stato necessario ripulire il palco.

Salvini, giunto in anticipo rispetto al previsto, è stato accolto anche da pochi applausi dei sostenitori di Marchetta: una signora di nome Anna ha voluto farsi fotografare con il leader della Lega reggendo un cartello con la scritta “Salvini mitico”.

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Una minoranza. Molti non dimenticano la Lega padana che raccoglieva voti soffiando sull’intolleranza contro i napoletani. E molti non gradiscono il volto italiano del lepenismo interpretato da Salvini.

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