“Il Pd in quanto tale non sempre convince. L’aspetto organizzativo è fondamentale, ma conta sempre più la politica. Se dici che la priorità è il referendum e non i problemi delle città, è ovvio che perdi voti. Se riduci il partito a un comitato elettorale o ti affidi solo al capo che parla in tv, alla fine i conti non tornano”. Così l’esponente della minoranza del Pd Roberto Speranza, in un’intervista in cui ha attaccatto il premier-segratario Matteo Renzi per la sua gestione fallimentare della campagna elettorale delle amministrative 2016.
“Io credo che la doppia figura presidente del Consiglio-segretario del partito non porti benefici. Anzi. Vanno distinte. Sono due mestieri diversi. E oggi serve un segretario a tempo pieno”, ha afferma Speranza, che ha poi assicurato: “Io faccio, ventre a terra come si usa dire, la mia campagna elettorale. Non mi tiro indietro. Milito nel Pd. Se guardo fuori dal partito mi cascano le braccia: Salvini, Grillo, Berlusconi”.
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