D'Alema: "Pur di mandare via Renzi voto la Raggi". Poi la smentita
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D'Alema: "Pur di mandare via Renzi voto la Raggi". Poi la smentita

Nonostante l'immediata smentita, le indiscrezioni sulle parole dell'ex premier gettano scompiglio in casa Pd

D'Alema e Renzi
D'Alema e Renzi
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15 Giugno 2016 - 10.18


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Vero? Indiscrezione maliziosa? Stando a dichiarazioni poi smentite, Massimo D’Alema si è detto pronto anche a votare per la grillina Virginia Raggi come sindaco di Roma pur di affossare Matteo Renzi.
L’ex presidente dei Ds, secondo le indiscrezioni, avrebbe rivelato ai suoi e a chi gli chiedeva suggerimenti che al ballottaggio di domenica 19 giugno nella Capitale si schiererà per la candidata M5s perché pur di “mandare via Renzi” è disposto a votare anche “Lucignolo”.

E ovviamente è venuto il finimondo.
L’ex pupillo di D’Alema, Orfini: “Spero che D’Alema smentisca al più presto. E che venga a darci una mano in questi ultimi giorni di campagna”.
La reazione di Serracchiani: “Siamo di fronte a questioni personali. Sfasciare tutto non serve” ha detto la vicesegretario del Pd. “D’Alema propenso per il No al referendum sulla riforma costituzionale? Quando era presidente della bicamerale lavorò proprio per questo. Per le riforme”, ha proseguito la Serracchiani. “La riforma del Senato è stata una delle indicazioni di D’Alema a quei tempi”.
L’ex vendoliano e neo-renziano Migliore: “Oggi ho letto un retroscena in cui D’Alema voterebbe Raggi. Mah! Ho un solo pensiero sul tema #iovotogiachetti per Roma, per la sinistra”. Lo ha scritto su twitter Gennaro Migliore.

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La smentita di D’Alema. “L’articolo pubblicato da ‘Repubblica’ è falso. I numerosi virgolettati riportati, a cominciare dal titolo, corrispondono a frasi mai pronunciate. D’altra parte, l’autore non precisa né dove, né quando, né con chi sarebbero state dette. Le riunioni di cui si parla non si sono mai svolte”. E quanti si legge in un comunicato della portavoce di Massimo D’Alema, Daniela Reggiani, che smentisce così le indiscrezioni sulla presunta volontà dell’ex segretario dei Ds di votare la candidata M5S al Campidoglio pur di mettere in difficoltà Matteo Renzi. “La ricostruzione – si legge ancora nella nota – è frutto della fantasia del cronista e della volontà dei suoi mandanti. D’Alema, che è quasi sempre all’estero, non ha avuto modo di occuparsi della campagna elettorale di Roma”.

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