A Roma si direbbe: ha preso d’aceto oppure sta rosicando. A Torino chissà. Certo è che Piero Fassino ha preso male la bocciatura alle elezioni. Ed è andato a testa bassa contro la Appendino e M5s accusati di voler fare liste di proscrizione: “Sarebbe opportuno che il presunto capo di gabinetto del sindaco Appendino evitasse di girare negli uffici di Palazzo Civico con l’elenco dei dirigenti da promuovere e da estromettere. Da parte mia – ha aggiunto – voglio ringraziare tutti i dipendenti e i dirigenti comunali che sono un patrimonio che va rispettato e non sottoposto a valutazioni che non siano fondate sulla competenza e sulla professionalità”.
Fassino ha poi sottolineato “un’invasività che denota maleducazione. Ieri – ha riferito – il presunto capo di gabinetto ha guidato indebitamente una delegazione di consiglieri in alcuni uffici compreso il mio, potrebbe aspettare almeno di insediarsi ma capisco che l’educazione non è da tutti”.
Ha aggiunto aancora Fassino: “Al sindaco Appendino consegno una città in piedi, una città che è stata governata in anni duri e difficili con risultati che sono sugli occhi di tutti, una città che non è la Calcutta che lei ha descritto in campagna elettorale”. “Al nuovo sindaco -ha proseguito- consegno una città con 600 milioni di debito in meno, con servizi di welfare non toccati, molti cantieri aperti che ora andrà a inaugurare ma che sono stati deliberati dalla nostra giunta, una città che con la cultura si è aperta al mondo e ha raccolto e continua a raccogliere riconoscimenti nazionali e internazionali a testimonianza della sua vitalità. Per questo -ha concluso Fassino- mi auguro che la città non veda compromesso quello che è stato costruito, non lo merita”.
Fassino contro Appendino e M5s: fanno liste di proscrizione
Una polemica conferenza stampa dell'ex sindaco: la nostra città non è Calcutta
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21 Giugno 2016 - 22.28
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