“Noi non abbiamo chiesto nessun rinvio della data elettorale” del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. A dirlo è il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in un’intervista a Rtl. “Qualora una parte dell’opposizione fosse disponibile a valutare una ipotesi di questo genere, io sono convinto che sarebbe un gesto da prendere in altissima considerazione” ha aggiunto il ministro.
“Ritengo – ha proseguito Alfano – che la cultura di governo e la posizione politica di un movimento come Forza Italia che sta nel Partito Popolare Europeo e che è guidato da qualcuno che ha dovuto subire anche dei terremoti durante la propria gestione del Paese, mi riferisco a Berlusconi e L’Aquila, conosca bene quanto diventi indispensabile recarsi sui luoghi del sisma, e quanto anche dal punto di vista dello spirito pubblico diventi difficile una campagna elettorale che separa un Paese che invece ha bisogno di essere unito”.
Palazzo Chigi: nessun rinvio. Fonti di Palazzo Chigi smentiscono “categoricamente” l’ipotesi del rinvio del referendum, “così come emerge dai riflessi di stampa”. Ne è dimostrazione – hanno spiegato le stesse fonti – l’agenda di Matteo Renzi che domani sera alle 21 sarà a una manifestazione di campagna elettorale a Padova.
Toti (Fi): rinvio sarebbe sbagliato e nocivo. “L’Italia è paralizzata da mesi da una campagna elettorale permanete voluta dal Governo su queste riforme: è giunto il momento che gli elettori si esprimano. E poi… Tre Governi non eletti… Referendum da rinviare… voto delle Province cancellato: ma i cittadini hanno ancora diritto di dire la loro?”. Lo ha scritto su Facebook Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e consigliere politico di Silvio Berlusconi.