Ieri Beppe Grillo tuonava sul blog a proposito dell’inchiesta sulle presunte firme false che sarebbero state raccolte da esponenti 5 Stelle a sostegno delle candidature a Palermo: “Chiediamo a tutti gli indagati nell’ inchiesta di Palermo di sospendersi immediatamente dal M5S non appena verranno a conoscenza dell’indagine nei loro confronti a tutela dell’immagine del Movimento e di tutti i suoi iscritti. L’avvenuta sospensione deve essere comunicata attraverso un’e-mail all’indirizzo listeciviche@movimento5stelle.it”.
Oggi Luigi Di Maio ha commentato l’inchiesta: “In una fase in cui non sappiamo nemmeno i nomi degli indagati l’appello di chiedere di autosospendersi a chi dovesse ricevere una notizia di indagine è il primo passo e dimostra che non facciamo sconti a nessuno. Noi chiediamo sempre a chi si trova coinvolto in un’inchiesta di farsi da parte”.
Tra i grillini coinvolti vi sarebbero anche alcuni parlamentari nazionali del movimento. Nessuna certezza sul numero: fonti della Procura non hanno infatti confermato l’indiscrezione, pubblicata da alcuni organi di stampa, secondo la quale gli indagati sarebbero otto.
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