Matteo Renzi poco dopo la direzione del Pd è salito al Colle e ha consegnato al Capo dello Stato, Sergio Mattarella le sue dimissioni. E’ iniziata quindi la crisi di governo. Renzi si è intrattenuto con il Presidente della Repubblica per circa 40 minuti: l’ormai ex premier del consiglio è andato via dal Quirinale senza rilascire dichiarazioni.
Da domani alle 18 al via le consultazioni, come ha spiegato in una breve comunicazione da Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, il dottor Ugo Zampetti.
I primi a essere ricevuti dal Capo dello Stato saranno la Presidente della Camera, Laura Boldrini, il presidente del Senato, Pietro Grasso e il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Sabato a chiudere il giro di consultazioni saranno i gruppi di Forza Italia, Movimento 5 stelle e Pd.
“Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa sera al palazzo del Quirinale il presidente del Consiglio dei ministri, dottor Matteo Renzi, il quale, essendosi concluso l’iter parlamentare di esame e di approvazione della legge di bilancio, ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto. Il presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti”, ha detto Zampetti.
Cuperlo: serve un governo per legge elettorale condivisa. Nessuna critica arriva al segretario del Pd da Gianni Cuperlo, esponente della minoranza interna, per il mancato dibattito in Direzione, dopo l’intervento di Matteo Renzi. “È evidente che la lettura” di quanto sta accadendo e del risultato al referendum “andrà fatta, ma credo sia ragionevole si discuta quando la situazione si sarà stabilizzata”.
Fico: per M5s unica strada è voto subito. “Esiste una sola strada: vogliamo andare al voto, ma dobbiamo per forza aspettare la Corte Costituzionale il 24 gennaio, vedremo i rilievi che farà e saranno recepiti”, ha detto il presidente della commissione di Vigilanza, Roberto Fico, entrando alla Camera per la riunione del M5S
La e-news di Renzi. Matteo Renzi ha anticipato nella e-news che cosa dirà alla direzione Pd in programma oggi. “Toccherà ai gru
ppi parlamentari decidere che cosa fare. Vorranno andare subito a elezioni? Nel caso si dovrà attendere la Sentenza della Consulta di martedì 24 gennaio e poi votare con le attuali leggi elettorali, come modificate dalla Corte”, ha scritto Renzi. “Se i gruppi vorranno invece andare avanti con questa legislatura, dovranno indicare la propria disponibilità a sostenere un nuovo Governo che affronti la legge elettorale ma soprattutto un 2017 molt
o importante a livello internazionale”. Il premier dimissionario ha aggiunto: “Non sono io a decidere ma devono essere i partiti – tutti i partiti – ad assumersi le proprie responsabilità. Il punto non è cosa vuole il presidente uscente, ma cosa propone il Parlamento”.
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— Matteo Renzi (@matteorenzi) 7 dicembre 2016
Renzi: sono pronto a cedere il campanello al mio successore. “Io sono pronto – ha sottolineato Renzi – a cedere il campanello al mio successore, con un abbraccio e l’augurio di buon lavoro. Stiamo scrivendo un dettagliato report da consegnare e stiamo facendo gli scatoloni. Scatoloni che ci fanno spuntare molti sorrisi e qualche ricordo amaro. Ma la storia di questi mille giorni non la faranno i rancorosi commenti di queste ore”. Renzi ha aggiunto: “Troveremo un modo per non disperdere la bellezza di quello che avete fatto. Di quello che siete. Ci sono milioni e milioni di italiani che credono a un altro modello di politica. Li abbiamo visti alle Europee, li abbiamo visti al Referendum, li vedremo anche in futuro. Ora però un passo alla volta e soprattutto: si può perdere un referendum, ma non il buonumore, mai! È già tempo di rimettersi in cammino”. Poi ha aggiunto: “Gli oltre 13 mln di voti raccolti sono stati insufficienti a farci vincere”.
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“Legge di bilancio approvata. Alle 19 le dimissioni formali. Un grazie a tutti. Evviva l’Italia”, annuncia il premier Matteo Renzi su Twitter.
Direzione Pd. Un gruppo di manifestanti pro Renzi è di fronte all’ingresso della sede del Partito Democratico per sostenere il premier dimissionario. Tra gli slogan appars sui cartelli dei renziani anche uno che recita: “Era la riforma costituzionale del Pd”, chiaro attacco alla minoranza dem. Non tutti però sono ancora convinti che Renzi sia la persona giusta per guidare il partito. Cuperlo ad esempio ha auspicato un nuovo congresso del Pd:”Oggi non c’è dibattito, anche perché siamo in una crisi di governo aperta, ma un dibattito ci deve essere, e spero anche in un rapido congresso”, ha detto.
Renzi: mille giorni straordinari. “La legge di Bilancio 2017 è stata approvata anche dal Senato. Credo sia un’ottima legge e vi invito a vedere le slide che abbiamo preparato un mese fa all’atto dell’approvazione in Consiglio dei ministri”, ha scritto su Facebook il premier Matteo Renzi. “Stasera alle 19 sarò al Quirinale per formalizzare le dimissioni da Presidente del Consiglio dei ministri. Sono stati mille giorni straordinari, grazie a tutti e viva l’Italia”.
Napolitano: voto subito? Tecnicamente incomprensibile. “Io non l’ho capita”. Risponde cosi il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, avvicinato a Palazzo Madama a chi gli chiede un commento a proposito dell’ipotesi ventilata di andare a votare subito per le prossime elezioni politiche. “L’ho trovata tecnicamente incomprensibile”, aggiunge l’ex Capo dello Stato.
Brunetta: Renzi dice una cosa e fa l’esatto contrario. “#referendum #governo #Renzi Matteo Renzi, un uomo politico che dice una cosa e fa, regolarmente e scientificamente, l’esatto contrario. In questi oltre mille giorni abbiamo imparato a conoscere la sua non morale, la sua non etica, la sua insopportabile arroganza, il suo imbroglio permanente, il suo prendere in giro gli italiani e il Paese intero”, lo ha scritto su su Facebook Renato Brunetta
Si attende la direzione del Pd delle 17.30, che tuttavia dovrebbe limitarsi ad ascoltare l’intervento di Renzi e rinviare la resa dei conti interna ad un altro momento.
Per il dopo Renzi, l’ipotesi è un governo di responsabilità. Renzi chiederà (al Colle e al Pd) di decidere tra un governo di ‘responsabilità nazionale’ (quindi con le opposizioni) e il voto a breve? Decisivo sarà il confronto nella Direzione del Pd. Anche se la riunione potrebbe aprirsi e chiudersi oggi con il discorso di Renzi. L’ipotesi confermata da fonti del Nazareno è infatti che il segretario prenda subito la parola, spieghi le sue intenzioni e sottolinei il ruolo del Colla in questa fase, mentre il dibattito interno sul referendum e gli scenari per il nuovo governo sarebbe invece rinviato. Al Nazareno tuttavia dovrà andare in scena prima o poi il chiarimento. I Dem devono decidere cosa dire al capo dello Stato nelle consultazioni e il presidente del Consiglio dovrà chiarire le intenzioni sul futuro: governo, partito, voto, vita politica. Ad agitare il confronto anche l’intervista dell’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che si dice ‘pronto a unire la sinistra fuori dal Pd’ e invita Renzi a dialogare per un’alleanza che lasci fuori gli ex del centrodestra, Alfano e Verdini
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