Il “baffino” l’aveva promessa e adesso dopo il referendum è passato al contrattacco: “Io ritengo che il segretario del partito ha il dovere di fare il congresso. Bisogna riflettere sul fatto che più la gente va a votare ma meno vota per noi, perché il voto di protesta non va a noi e questo significa che abbiamo lasciato per strada un pezzo significativo del nostro partito e difficilmente lo recuperiamo senza un cambio di rotta e di leadership”.
Così Massimo D’Alema, nel suo intervento conclusivo dell’incontro organizzato al centro congressi Frentani, per la presentazione dei comitati per il nuovo centrosinistra nati dagli ex comitati Scelgo No. “Questo è ciò che si dovrebbe fare, ma se ci troveremo di fronte alla sordità del gruppo dirigente e se prevarrà l’idea di precipitare verso le elezioni senza un progetto di governo e di alleanze – ha aggiunto – l’unico obiettivo sarebbe quello di ridurre all’obbedienza i gruppi parlamentari. La scelta che proponiamo noi, invece, renderebbe ciascuno libero e alcuni di noi, che ritengono di avere responsabilità e obblighi nei confronti della sinistra italiana, non sarebbero neanche liberi di decidere ma dovrebbero agire”.
D’Alema ha anche sottolineato che “stiamo lavorando a un rapporto per l’Europa che si intitolera’ ‘Riscrivere le regole dell’economia europea per la crescita, l’eguaglianza e il lavoro’ e sara’ una proposta organica di riforma non solo delle politiche ma dei trattati e dei sistemi”.
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