Le regole interne del Movimento 5 Stelle finiscono in Tribunale. E’ stata fissata al 28 marzo al Tribunale di Roma l’udienza di discussione sulla richiesta di sospensione cautelare dell’efficacia del regolamento M5s.
Tutto perché alcuni iscritti al movimento pentastellato, appresentati dall’avvocato Lorenzo Borrè, hanno impugnato le nuove regole interne che stabiliscono, tra le altre cose, le espulsioni, e che sono state votate e approvate dalla rete lo scorso ottobre.
Nello specifico, i ricorrenti contestano a Grillo di aver modificato lo Statuto e approvato il Regolamento con una votazione non assembleare, come espressamente previsto dalla legge, e senza aver raggiunto il quorum richiesto per le modifiche statutarie (75%). Inoltre sarebbe stata anche violata la norma che prevede che tutti gli iscritti vengano chiamati a votare: per Borrè, invece, “alcuni iscritti, pur non essendo espulsi, non sono stati convocati al voto ed hanno trovato il loro account per votare disabilitato mentre sono stati esclusi tutti gli iscritti dopo il 31/12/2015”.
Così la vicenda finisce nell’aula dei giudici e Belle Grillo sarà formalmente e fisicamente chiamato a rispondere in qualità di rappresentante legale del Movimento.
Grillo dovrebbe presentarsi anche al Tribunale di Napoli il 16 marzo per espletare davanti al giudice il tentativo di composizione dell’impugnazione del primo regolamento M5s e delle 23 espulsioni a livello locale. Il leader M5s – a quanto si apprende – è stato invitato ad essere presente dal Giudice per poter esperire concretamente il tentativo di conciliazione.
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