Centro-sinistra diviso il Lombardia: Liberi e Uguali candida Rosati
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Centro-sinistra diviso il Lombardia: Liberi e Uguali candida Rosati

Giorgio Gori correrà da solo. La lista di Grasso sostiene l'ex segreratio della Camera del Lavoro

Onorio Rosato
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12 Gennaio 2018 - 20.32


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Ci sono due punti di vista: il Pd che dice che Leu sta facendo un regalo alla destra. Ma dall’altro lato c’è Leu che dive che il Pd ha già fatto un regalo alla destra sfasciando la sinisra, scegliendo da sola un candidato e facendo appelli all’unità solo all’ultimo.
Sia come sia (le opinioni sono divergenti) sicuramente la destra che dopo l’addio di Maroni poteva sembrare in difficoltà ha tirato un sospiro di sollievo.
Ad ogni modo marzo è ancora lontano e i giochi sono tutti aperti.
Nel frattempo è ufficiale che Libero e Uguali correrà con Onorio Rosati – ex segretario della Camera del lavoro di Milano – per la presidenza della Regione Lombardia, e dunque non sosterrà il candidato del Pd Giorgio Gori.
A lanciare ufficialmente la candidatura dell’attuale consigliere regionali è stato Francesco Laforgia, durante l’assemblea regionale di LeU che ha risposto con una standing ovation alle parole del capogruppo di Mdp alla Camera.
“Siamo dalla parte giusta quando fuori da questasala diremo che LeU presenta la sua proposta per le elezioni regionali”, ha rivendicato Laforgia, precisando che “non diremo che andremo da soliperchè la sinistra è nata per uscire dalla solitudine”. E ha avvertito il Pd: “il centrosinistra non esiste se non c’è la sinistra e nessuno potrà più appropriarsi del termine”. A guidare la lista lombarda sarà dunque Onorio Rosati: “Costruiremo una squadra ma abbiamo bisogno anche di un volto: è una persona per bene, e di questi tempi non è poco, e questa figura è Onorio Rosati”.
Sempre rivolto al Pd, Laforgia ha ammonito: “Se dicono a noi che dividiamo un campo, che dobbiamo stare insieme perchè i barbari sono alle porte, noi rispondiamo che se lo dicono a un ragazzo lui ti risponderà che in questi anni non ci siamo occupati di lui e per lui i barbari siamo noi”. E si è chiesto: “Perchè quando i padri nobili fanno un appello all’unità della sinistra non si muove mai una critica a chi quel campo l’ha messo in crisi, l’ha lacerato con delle politiche sbagliate?”.

 

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