Per Igor Tartuffi, capogruppo di Sinistra italiana in Emilia-Romagna, la candidatura di Pier Ferdinando Casini a Bologna è “uno sfregio alla tradizione dei riformismo emiliano e la concreta capitolazione di un’intera stagione politica”. “A questo punto” ha continuato Tartuffi. “la scelta di morire democristiani, come vorrebbe Renzi, o reagire spetta solamente a Bologna”.
Ovviamente, e’ un invito a preferire un voto a Liberi e uguali. Con Casini nel collegio uninominale del Senato, analizza Taruffi su Facebook, “mettendo la croce sul simbolo del Pd si votera’ direttamente Casini. Ora, la politica non si riduce al gioco delle figurine. O al singolo. Pero’ non ci sono dubbi che anche le biografie politiche delle persone abbiano un ruolo. Specie quelle che si candidano a rappresentare gli altri. E la biografia politica di Casini e’ cristallina”. Ed e’ una biografia “totalmente estranea non solo ovviamente alla storia, ai valori e alle proposte della sinistra, ma anche a quelle del centro-sinistra italiano e bolognese in particolare. Di cui infatti e’ stato fiero avversario”
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