Il ritorno di Formigoni: condannato, imputato e candidato
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Il ritorno di Formigoni: condannato, imputato e candidato

L'ex presidente della Lombardia, condannato a sei anni per corruzione e imputato in altri processi, sarà capolista per Noi con l'Italia

Roberto Formigoni
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30 Gennaio 2018 - 10.02


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Ci sarà anche Roberto Formigoni in corsa per un seggio in Senato il prossimo 4 marzo. L’ex governatore della Lombardia, condannato in primo grado per corruzione a 6 anni per il caso Maugeri e rinviato a giudizio per un altro caso di tangenti nella sanità, è di nuovo candidato a palazzo Madama.
Sarà capolista di Noi con l’Italia, la quarta gamba del centrodestra di Maurizio Lupi, amico del Celeste dai tempi di Comunione e liberazione, nei collegi plurinominali di Milano, Monza e Brianza, Bergamo e Brescia.
Inquietante il quadro che era emerso dal processo sul caso della Fondazione Maugeri. I giudici nelle motivazioni della condanna a sei anni di Formigoni erano stati netti.
Sono emersi “gravi fatti posti in essere dalla più alta carica politica della Regione Lombardia per un lungo periodo di tempo, con particolare pervicacia, con palese abuso delle sue funzioni e in modo particolarmente callido e spregiudicato, per fini marcatamente di lucro e con grave danno per la Regione”.
E ancora il Tribunale di Milano “ritiene che le utilità corrisposte a Formigoni in esecuzione dell’accordo corruttivo, tra il 2006 ed il 2011, siano stimabili nell’ordine di almeno sei milioni di euro, a fronte di circa 120 milioni di euro e di circa 180 milioni di euro che, nello stesso periodo, vengono erogati dalla Regione rispettivamente a Fondazione Salvatore Maugeri e Ospedale San Raffaele”.
Oltre alla condanna in primo grado, l’ex presidente della Regione è stato anche rinviato a giudizio per corruzione e turbativa d’asta: nel mirino le vacanze di lusso dell’ex governatore lombardo.
Ma per Lupi e Noi con l’Italia non ci sono dubbi: Roberto Formigoni va candidato come capolista.

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