I fascisti di CasaPound prendono a calci tre donne: hanno rifiutato i volantini
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I fascisti di CasaPound prendono a calci tre donne: hanno rifiutato i volantini

Gli estremisti avevano organizzato un sit-in contro lo stupro di una clochard tedesca a opera di un africano. Poi hanno aggredito le ragazze

Aggressisone fascista contro tre donne
Aggressisone fascista contro tre donne
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15 Febbraio 2018 - 22.22


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Ancora una volta una provocazione fascista, questa volta da parte di Casapound i cui militanti – che teoricamente erano scesi in strada per protestare contro le violenze alle donne (ma solo se commesse da stranieri) se la sono presa con tre ragazze che avevano rifiutato di prendere i loro volantini).
L’ennesima prepotenza fascista è stata denunciate dal blog Non una di meno, che ha pubblicato un lungo posto:
“Denunciamo l’aggressione, avvenuta oggi a Piazza Vittorio, durante il sit-in chiamato da Casapound, in seguito allo stupro della clochard tedesca della scorsa settimana.
Si parla tanto di violenza sulle donne ma oggi abbiamo visto come i nostri corpi vengono strumentalizzati in chiave razzista dai media, dalla politica e dai fascisti. Sabato scorso eravamo a Macerata come Non Una Di Meno, dove abbiamo ribadito che la violenza sulle donne la fanno gli uomini, che non dipende dal passaporto, né dal colore della pelle.
Oggi, durante il presidio, un ragazzo e tre ragazze si sono ritrovate nei pressi della manifestazione; dopo aver letto lo striscione “Stupri, furti e violenze. Basta degrado all’Esquilino” e rifiutato i volantini offerti insistentemente dai militanti di Cp, ne hanno contestato la presenza e sono state aggredite.
Le ragazze hanno provato a rispondere che l’iniziativa era strumentale ad alimentare la propaganda razzista e xenofoba contro i migranti. La risposta da parte dei “difensori delle nostre donne” sono stati calci, spintoni e sputi in faccia. Il tutto sotto l’occhio impassibile delle forze dell’ordine che non sono intervenute. Anche sentendo chiaramente un militante di Cp dire che avrebbe estratto “la lama”, non c’è stata reazione. Solo in un secondo momento le hanno allontanate con la forza, spintonandole, dicendo che dovevano andarsene perché stavano provocando i manifestanti autorizzati.
Come Non Una di Meno denunciamo lo squadrismo fascista e la complicità delle forze dell’ordine, denunciamo un’aggressione vergognosa ai danni delle ragazze che hanno semplicemente espresso la loro contrarietà ai messaggi veicolati da quella piazza. Èsempre semplice usare violenza in trenta contro pochi e spalleggiati dalla polizia. La militarizzazione delle strade, l’espulsione dei migranti e le ronde fasciste non sono la soluzione alla violenza sulle donne, come vogliono farci credere. In questo periodo di campagna elettorale che giorno per giorno si costruisce sui nostri corpi per alimentare l’odio xenofobo, razzista e omofobo, saremo noi antifasciste transfemministe a riprenderci le strade perché l’unica sicurezza sono i nostri corpi di donne, migranti, trans, frocie”..

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