Italiano questo sconosciuto: Di Maio ricasca sui congiuntivi (e non solo)
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Italiano questo sconosciuto: Di Maio ricasca sui congiuntivi (e non solo)

Il candidato premier dei 5 stelle presenta un 'atto di impegno' in cui sono ben in vista tre errori grammaticali

La foto di Luigi Di Maio e l'atto di impegno. In rosso gli errori
La foto di Luigi Di Maio e l'atto di impegno. In rosso gli errori
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16 Febbraio 2018 - 17.14


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Dopo il ‘contratto con gli italiani’ di Silvio Berlusconi a Porta a Porta, che ci ha riportato indietro nel tempo fino al 2001, anche Luigi Di Maio ha deciso di mettere nero su bianco un impegno con il popolo italiano in caso di vittoria. E lo fa via twitter, in una foto in cui mostra, sorridente, un ‘atto di impegno’ in cui si legge: “Io sottoscritto Luigi Di Maio, come candidato premier della forza politica Movimento 5 Stelle, mi impegno a far votare in parlamento a tutto il gruppo parlamentare che rappresento, una legge che dimezza le indennità dei parlamentari e introduce la rendicontazione puntuale dei rimborsi spesa”.

Ovviamente, il web non ha potuto fare a meno di notare i tre errori grammaticali piuttosto gravi compiuti da Di Maio: una legge che ‘dimezza’ anziché che ‘dimezzi’, ‘introduce’ al posto di ‘introduca’ e ‘rimborsi spesa’ dove la forma corretta è ‘rimborsi spese’. 

Su twitter è chiaramente partita l’ironia, anche perché Di Maio non è nuovo a errori con il congiuntivo: in un’immagine ironica, il foglio in mano a Di Maio si trasforma in un compito in classe e il voto è, giustamente, 4. 

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In molti hanno inoltre fatto riferimento alla canzone di Lorenzo Baglioni presentata al Festival di Sanremo nella sezione ‘nuove proposte’, dal titolo proprio ‘Il Congiuntivo’: già nei giorni del festival l’ironia dei social era scattata, ma con questa ultima gaffe Di Maio ha decisamento offerto la battuta su un piatto d’argento. 

In ogni caso, molti sostenitori dei 5 Stelle sembrano essere impermeabili agli errori del loro candidato, seguendo la logica che l’importante è il programma elettorale, e non se si fa qualche errore di tanto in tanto. Peccato che questo ‘di tanto in tanto’ sia ormai all’ordine del giorno e che, come fa notare un utente di twitter: “il primo importante impegno politico di Luigi Di Maio è stampato su un tristissimo documento Word impaginato male e esibito come un bambino con il suo primo disegno fatto con Paint e stampato, e su 20 parole, contiene 3 errori grammaticali”. 

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