La politica è l’arte del possibile? Certo. Ma anche l’arte del trasformismo, di quello che era vero ieri è falso oggi e viceversa.
Così mentre il Renzi prima maniera se la prendeva con gli inciuci e prometteva solennemente di non fare compromessi con Casini, oggi il Pd candida nella ex ‘rossa’ Bologna proprio Pierferdinando Casini, il democristiano a lungo berlusconiano, faro dei centristi che guardavano a destra e che – come qualcuno ha ricordato – un tempo saltellava con Berlusconi cantando ‘chi non salta comunista è’.
Ed ecco il Pierferdinando nazionale immortalato sotto ai ritratti di Togliatti, Gramsci, Di Vittorio e Giacomo Matteotti.
Liberi e Uguali non ha perso l’occasione: chi è l’intruso?
Secondo il nostro giudizio, però, l’intruso non è Casini. In una sede dell’attuale Pd gli intrusi sono Togliatti, Gramsci, Di Vittorio e Giacomo Matteotti. Comunisti, socialista e soprattutto si sinistra.
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— PAOLO FEDELI (@fedeli_paolo) 17 febbraio 2018