Giorgia Meloni si scaglia contro la fecondazione assistita o meglio contro la maternità o gravidanza surrogata chiamata anche utero in affitto. Se il centrodestra vincerà le elezioni, assicura, le cose dovranno cambiare.
“Per la sinistra è una realtà da accettare, per noi di Fratelli d’Italia, ha detto la candidata premier, l’utero in affitto è sempre stato una barbarie che deve diventare reato universale, ovvero punibile in Italia secondo le pene previste dalla legge 40 anche se commesso all’estero: lo abbiamo scritto nero su bianco in una proposta di legge già depositata in Parlamento e nel nostro programma elettorale. Accogliamo l’appello lanciato da alcuni alleati e invitiamo tutti i candidati del centrodestra a sottoscrivere la nostra proposta: l’impegno di FdI c’è e c’è sempre stato”.
Chissà quanti tra i candidati del centrodestra raccoglieranno l’invito dal momento che ieri all’iniziativa anti inciucio organizzata da Fratelli d’Italia a Roma non hanno partecipato né Matteo Salvini né Silvio Berlusconi.
“Non è un problema tra me, Salvini e Berlusconi, ha detto Meloni, è un problema tra i nostri candidati, tutti, e gli italiani. Io voglio chiarire: i voti di Fratelli d’Italia, per avere un’altra volta la sinistra al governo pure se arriva terza non ci saranno. I nostri voti per avere Di Maio al governo, quando la gente ha votato noi per non far vincere Di Maio, non ci saranno. I nostri eletti non passeranno con altre maggioranze. A me pare un atto di estrema chiarezza, ha aggiunto la leader di FdI, mi spiace che gli alleati non l’abbiano ritenuto così importante: Salvini dice che era più importante sua figlia. Si figuri se a una madre gli si dice che i bambini non sono più importanti, però ieri stava dalla D’Urso, quindi non so se adesso la D’Urso sia la figlia di Salvini, non mi risulta, ma diciamo che ci sono state altre priorità. Berlusconi, ha concluso Meloni, dice addirittura “la manifestazione è dannosa”: è dannosa se vuoi fare un inciucio, altrimenti è un altro elemento di chiarezza per gli italiani”.
Argomenti: giorgia meloni silvio berlusconi Elezioni
