Elezioni ai blocchi di partenza. Manca meno di una settimana al voto, quando oltre 50 milioni di italiani saranno chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento. Il 4 marzo si voterà per la prima volta con il cosiddetto Rosatellum, sistema misto proporzionale e maggioritario: un terzo dei candidati verrà eletto in collegi uninominali mentre due terzi – con listini bloccati (da un minimo di 2 a un massimo di 4 candidati) – con il proporzionale. Ma quali sono i candidati in campo? Sul sito del Viminale è possibile consultare le liste dei candidati, per ciascun partito, movimento o gruppo politico organizzato, con l’indicazione dei collegi nei quali sono state presentate.
Camera – Alla Camera sono previsti 232 collegi uninominali, gli altri 386 seggi sono assegnati con il proporzionale a cui vanno aggiunti gli altri 12 seggi nelle circoscrizioni estere.
Senato– Al Senato i collegi uninominali sono 102 e 207 i plurinominali oltre ai 6 seggi degli eletti all’estero.
Sia per la Camera (al voto dai 18 anni compiuti) che per il Senato (dai 25 anni) si può votare mettendo una croce sulla lista prescelta. Questa possibilità permette di votare automaticamente anche per il candidato del collegio uninominale collegato, evitando eventuali contestazioni del voto. Non è consentito il voto disgiunto ma si può, in alternativa, scegliere di mettere la propria croce o solo sul nome del candidato uninominale (e il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista) oppure sul nominativo del candidato uninominale e sulla lista o su una delle liste collegate.
Argomenti: Elezioni