Mentre continua il balletto con CasaPound, Matteo Salvini, fresco di aver giurato sul Vangelo nonostante le il suo odio xenofobo e fresco di aver avuto la sfrontatezza di aver citato Sandro Pertini, che era socialista, partigiano e che era un antifascista intransigente, l’ex comunista indipendentista padano, ora nazionalista di estrema destra (a proposito di giravolte politiche) è tornato sul suo lei motiv preferito: il fascismo non esiste più.
Peccato che nelle sue liste ci fosse un nazista dichiarato, con croci celtiche e simboli nazisti tatuati sul braccio e sulla fronte che si è messo a sparare agli africani nel centro di Macerata. E chi era Luca Traini candidato della Lega-Noi con Salvini? Un fascista o una comparsa di Cinecittà?
Così il nostro ha detto: Le manifestazioni antifasciste? “Sono rievocazioni storiche. Sono manifestazioni contro fascisti e contro razzisti, ma mancano i fascisti e mancano i razzisti. Parlare del passato può essere storicamente interessante ma non è quello di cui ha bisogno l’Italia per i prossimi 20 anni”.
Le manovrine per raccattare i voti fascisti continuano.
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