De Mita sul Pd: è nato senza un pensiero forte, è una ammucchiata
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De Mita sul Pd: è nato senza un pensiero forte, è una ammucchiata

L' ex segretario della Dc: le forze politiche vere conservano il pensiero, non hanno bisogno di cambiare nome".

Ciriaco De Mita
Ciriaco De Mita
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11 Marzo 2018 - 21.01


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Parole del grande vecchio della politica: “L’Italia è vissuta di proporzionale dal ’46 alla legge Mattarella: caricare di responsabilità la legge elettorale è come pensare che cambiando vestito si prende il raffreddore: non è così. Da tempo abbiamo abbandonato l’analisi dei problemi abbiamo ingigantito l’illusione della promessa semplice, ora il meccanismo è esploso”.
Così Ciriaco De Mita, 90 anni, a Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio. “Le osservazioni sul presente danno l’impressione che quello che accade è qualcosa di improvviso. Identificarsi col presente è la fine della vita. La politica da tempo è come la medicina, nessuno si è preoccupato che per la prima volta la lotta politica non è più tra due fronti”, ha proseguito De Mita.
“Ho seguito la nascita e l’avvento del Pd e fui tra quelli che posero la questione che un partito nasce con un pensiero, ma poiché c’erano pensieri diversi ritennero utile non pensare. Il partito si è ritrovato con questa difficoltà. L’interclassismo democristiano e della sinistra, che erano molto conflittuali. La crescita della potenziale convergenza aveva lasciato distinte le due forze e se due persone dialogando si capiscono non è che uno pensa e l’altro si sta zitto. Capendo di più si rimane distinti”, ha evidenziato De Mita, per il quale “la giovane età in politica non è un valore, l’idea di fare l’ammucchiata non ha la capacità di mobilitare”.
Per l’anziano politico il Pd “ha perso una quantità di voti perché non aveva pensiero, fu una suggestione, un momento di stanchezza. La consapevolezza che il sistema politico in Italia aveva perso le sue ragioni ideali, è un fatto. Le forze politiche vere conservano il pensiero, non hanno bisogno di cambiare nome”.

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