Quantum mutatus ab illo! Publio Virgilio Marone ci perdoni, ma sentire Paola Taverna sviolinare la pasdaran berlusconiana Casellati (quella che assunse la figlia al ministero dopo essere stata nominata sottosegretario, quella che aveva avuto finanziamenti da Federfarma per la campagna elettorale, quella che con Ghedini è stata una delle menti delle leggi ad personam a favore di Silvio e che sosteneva la tesi di Ruby nipotina Di Mubarak , quella che davanti al palazzo di giustizia di Milano sosteneva la tesi del golpe giudiziario nei confronti dell’ex Cavaliere) obiettivamente fa un certo effetto.
E adesso quella che un tempo veniva definita la ‘pasionaria’ grillina sembra aver già indossato l’abitino istituzionale mentre sente l’odore del governo: “Qualora Mattarella decidesse di dare un mandato esplorativo, siamo sicuri che Casellati si comporterà con estrema imparzialità”. Parole di Paola Taverna, parlamentare del M5s, a Di Martedì, su La7.
Ma che garbo istituzionale, che apertura di credito: del resto la Casellati con il suo curriculum lo merita. O no?
Quando Paola Taverna attaccava Berlusconi
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