Un affronto. Troppo di destra lei – Giorgia Meloni – per stare al governo. Salvini si sarà offeso: più che aver tenuto nel partito un nazista-leghista come lo sparatore di Macerata, Luca Traini, più che esprimere solidarietà a tutti i fascisti, vestire i capi d’abbigliamento di CasaPound e alimentare ogni forma di razzismo che avrebbe dovuto fare?
C hissà.
Ad ogni modo la storiella divertente è stata raccontata dalla stessa ducetta, ex volto della destra moderna subito tornata tra i nostalgici di fez e fiamma: “Ho ricevuto oggi, su sua richiesta, Luigi di Maio. Nel corso dell`incontro cordiale durato quasi un`ora e mezza Luigi di Maio ha chiesto il sostegno di Fratelli d`Italia ad una premiership sua o di un altro esponente del M5s in cambio di un via libera a un nostro ingresso nel governo. Ho ribadito al leader pentastellato che FdI – che non ha avanzato alcuna richiesta di ingresso nel nuovo esecutivo – non potrebbe mai far parte di un governo a guida grillina e che anzi abbiamo vincolato ogni nostra decisione proprio a una premiership rispettosa degli italiani che ci hanno votato”.
Lo ha detto Giorgia Meloni su Facebook, aggiungendo che “la risposta che ho ricevuto è che in questo caso lui avrebbe posto un veto sulla nostra presenza perché saremmo una forza “troppo di destra”.
Non so come si ponga Matteo Salvini rispetto a una posizione di questo tipo, ma sono contenta di aver contribuito a fare chiarezza. Evidentemente in quello che tutti già chiamano governo giallo verde non ci sarà il tricolore”.
Di Maio è venuto a chiedere il sostegno alla premiership M5S in cambio dell’ingresso di FDI nel governo M5S-Lega. Di fronte al mio NO ha detto che avrebbe messo il veto su FDI perché troppo di destra. in quello che tutti già chiamano governo giallo-verde non ci sarà il TRICOLORE! pic.twitter.com/lZLQue4rxk
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) 11 maggio 2018
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