Chi ha scritto la storia politica di questo paese? Forse quancuno dei padri Costituenti, forse alcuni politici che sono arrivati al governo dopo aver lottato contro una dittatura, essere stati perseguitati.
Forse, ma solo forse, tre o quattro personalità politiche della prima repubblica, nessuno della seconda.
Ma adesso, visto che siamo in campagna elettorale permanente ed è giusto dire fesserie, strumentalizzare e enfatizzare, Giggino di Maio comincia a sentirsi Napoleone.
E con totale immodestia e sprezzo del ridicolo ha detto: “Si sta scrivendo la storia e ovviamente ci vuole un po’ di tempo. C’è un ottimo clima al tavolo, si stanno affrontando temi importantissimi”.
E certo, la storia di questo paese e il cambiamento di discotono con un figuro come Calderoli, noto per le sue volgarità razziste e i suoi disastri da ministro e parlamentare della repubblica. O con Salvini, il leghista passato da comunista e indipendentista padano a nazionalista e estremista di destra inseguendo il peggio del fascistume reazionario presente in strati del paese.
Na Giggino non si è fermato: “Per la prima volta nella storia si porta avanti una trattativa di governo mettendo al centro i temi”, ha sottolineato. Salvo poi prendere atto che Lega e M5s si stanno scorticando sul nome del premier.