Berlusconi attacca, il Carroccio è gelido anche se di mezzo c’è quel grande affare delle giunte regionali del Nord che valdono bene non la messa ma i dissidi romani.
“Berlusconi oggi ci chiede di tornare a casa, ma è stato lui a darci il permesso di andare verso un governo con M5s. Non riesco a capire con quale maggioranza guiderebbe il governo. Non riesco neppure a capire da che cosa sia mosso in questa fase”.
Così Lorenzo Fontana, vice di Salvini e vicepresidente della Camera, in un’intervista al Mattino.
Sul conflitto di interesse, “abbiamo subito chiarito con M5s che una futura legge su questo versante non doveva essere riferita a una persona o a un’azienda in particolare. E M5S ci ha rassicurato che sarà così. Anche nel capitolo giustizia non ci sarà mai una guerra contro una persona sola”, sottolinea Fontana.
“A me dispiacerebbe se votassero no, senza neanche sapere chi sarà il premier e se saremo in grado di portare avanti le proposte inserite nel programma di centrodestra. L’alleanza per noi rimane, restiamo ancorati a loro”, dichiara l’esponente della Lega. Quanto al premier, “Di Maio è già stato escluso. Il nome lo sa soltanto Salvini, ma parliamo di un premier terzo indicato da M5s”.
Sulla carenza di misure specifiche per il Sud, “in questo momento storico la questione è nazionale: se riparte il Nord, riparte anche il Mezzogiorno. Se al Nord cresce l’occupazione, anche il Sud ne avrà benefici. Non a caso mai come in questa fase è necessario spingere in Europa per cambiare alcune politiche che non hanno favorito entrambe le parti del Paese, per impedire ad altri Stati di fare concorrenza sleale contro di noi”, dichiara Fontana, che assicura: “Questa Lega è diversa da quella del passato, non insegue le differenze tra aree del Paese”
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