Maroni sfida Salvini: "non può fare il ministro e il segretario. Conte? Non arriverà a Natale"
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Maroni sfida Salvini: "non può fare il ministro e il segretario. Conte? Non arriverà a Natale"

L'ex governatore della Lombardia: "Ero contrario al governo Lega-M5s"

Roberto Maroni
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24 Maggio 2018 - 08.52


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“Non è un mistero che io fossi contrario a un governo Lega-Cinque Stelle”. Lo ha ribadito Roberto Maroni, leghista della prima ora, ex governatore della Lombardia, all’indomani dell’incarico di formare il governo ricevuto dal professor Giuseppe Conte dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Avrei preferito che governassero senza di noi – ha detto Maroni alla Stampa – per poi vederli fallire. Salvini sarebbe andato al governo con un centrodestra più forte che mai. Ciò detto, se questo governo nasce, io non farò il tifo contro”.
Un esecutivo che vedrebbe il segretario della Lega al Viminale. Maroni, già ministro dell’Interno, ha detto di aver incontrato Salvini, “finalmente abbiamo potuto parlarci, è stato importante”, e di avergli dato dei consigli.
“Abbiamo parlato della delicatezza del Viminale – ha affermato Maroni – e di come si dovrà comportare io lì conosco tutti, quindi ho detto a Matteo che se avrà bisogno, una mano gliela darò molto volentieri”.
Salvini ha detto che darà mano libera alla polizia. Che ne pensa? “Gliel’ho detto: non si può fare. Sono cose che si dicono nei comizi – ha sottolineato Maroni – ma poi quando sei lì, ti rendi conto che hai responsabilità enormi e tra l’altro che si tratta di un ruolo incompatibile con quello di un segretario di partito. Si rischia di creare dei problemi di cortocircuito e questa è una cosa che Matteo non aveva considerato. Il ruolo deve essere istituzionale e super partes”.
Per chiudere un giudizio sul premier incaricato Conte. “Direi – ha concluso Maroni – che non è partito benissimo. Si dice che non arriverà a Natale, ma non farò il tifo contro, solidarizzo con Conte perché è un avvocato come me”.

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