Governo, tutto nelle mani di Salvini. Entro domani la fine dei giochi
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Governo, tutto nelle mani di Salvini. Entro domani la fine dei giochi

Cottarelli ha la lista, Di Maio incontra Mattarella e lancia un altro salvagente al capo della Lega: troviamo un ministro autorevole ma diverso da Savona. Ma non arrivano aperture

Salvini, Di Maio, Mattarella
Salvini, Di Maio, Mattarella
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30 Maggio 2018 - 15.57


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Cottarelli è salito al Quirinale e ha incontrato di nuovo Mattarella per un summit informale di circa mezz’ora. Ci sarebbe una lista di ministri pronta ma sia il premier incaricato che il Capo dello Stato preferiscono prendere tempo per dare tempo alle forze politiche di trovare un accordo. E infatti l’economista non salirà stasera al Quirinale per sciogliere la riserva. Dopo il secondo colloquio informale, trapela che il presidente incaricato e Sergio Mattarella, di intesa, hanno deciso di non forzare sui tempi per una eventuale ricerca di un accordo su un governo politico, tentativo che dunque è ancora in corso.

Di Maio in apnea Anche Di Maio ha incontrato il Capo dello Stato, un gesto di distensione dopo tante polemiche e perfino la richiesta, poi ritirata, di impeachment. Poco dopo il leader del M5s è rientrato alla Camera e non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione sull’esito dei colloqui che ha avuto al Colle.  L’ultimo tentativo di Di Maio a favore di Salvini è contenuto in questa dichiarazione: “Troviamo una persona della stessa caratura dell’eccellente professor Savona” per il Tesoro con “lui che resta nella squadra di governo in un’altra posizione”. Poi in riunione con il suo gruppo, oltre ad auspicare a un ritorno di Di Battista, in viaggio dall’altra parte del pianeta, ha detto: “Oggi circola un video in cui si dice che io e Savona ci conoscevamo da anni. Non me lo ricordo. Non l’ho mai incontrato e non abbiamo mai discusso di euro. La conoscenza tra me e Savona è avvenuta con Salvini a Roma una settimana prima di formare la squadra dei ministri”. Il riferimento è a un video del 2016 che circola sui siti in queste ore. “Savona era un punto di caduta tra il M5S e la Lega, il Mef non era in quota Lega, noi abbiamo deciso insieme il profilo di Savona”, aggiunge. “Questo non è il momento dello scontro istituzionale. Qui la battaglia non è con il Quirinale, qui la battaglia delle battaglie è con le agenzie di rating e con la Germania”, ha concluso. 

 

Replica di Salvini Di par suo da Sestri Levante dove sta lanciando la campagna per il candidato sindaco del centro destra Giampaolo Benedetti, Salvini dice: “Quando abbiamo proposto il professor Savona è stato perché era il migliore per fare il ministro dell’Economia. Se Di Maio ha cambiato posizione ne parlerò con lui. A chi mi chiede come sia la situazione a Roma io rispondo: boh?! Pensate – ha detto Salvini nel comizio – che venendo da Sarzana ad ogni uscita di galleria mi giungeva una telefonata da Roma segnalando ora uno ora un altro governo tecnico, insomma un caos completo. Io spero si possa fare un governo di centro destra o un governo con i 5 Stelle ma la mia pazienza è al limite”. “Mi auguro che in caso negativo si possa votare prima possibile, non certo il 29 luglio quando molte persone si trovano fuori della loro residenza”.  Poi ha aggiunto: 

“Ancora prima che nascesse, questo governo stato insultato, denigrato deriso minacciato da giornali, radio, televisioni. E quindi per me o si cambia e si mette al centro l’interesse nazionale di 60 milioni di italiani, oppure si perde del gran tempo. O c’è una squadra chiara, con un programma chiaro, se io devo partire con dei no, dei forse, dei ma, dei vincoli non lo faccio. E se mi bloccano adesso vorrà dire che mi giro tutta Italia per chiedere fino all’ultimo voto e avere la maggioranza per fare da solo quello che in questo momento non ci fanno fare. Sono le ultime ore, vediamo cosa ci aspetta”, ha detto Salvini.

Castelli e Savona A sopresa arriva una dichiarazione di Laura Castelli del M5s che dice: “Abbiamo sempre detto che o parte un governo politico con la maggioranza esistente in Parlamento e che ha scritto il Contratto di governo, M5s e Lega, o per noi si deve tornare al voto subito. Sono ore cruciali e c’è una situazione di instabilità che rischia di essere pagata dai cittadini e dal Paese. Stupisce che Paolo Savona, persona di grande spessore culturale e sensibilità politica, non abbia ancora maturato la decisione di fare un passo indietro”, aggiunge. Un chiaro messaggio ai ‘soci’ della Lega.

Il Pd all’attacco La deputata dem Serracchiani ospite del Tg3 commentando le dichiarazione del capo della Lega ha detto: “Ormai è chiaro, Salvini non vuole governare. E’ solo una strategia per il suo partito. Non ha voluto Giorgetti, non ha voluto sé stesso. Ha altre motivazioni”. 
I mercati, si tira il fiato Nonostante il caos la buona notizia è che chiude in calo di mezzo punto percentuale lo spread Btp-bund, a 247 punti base dai 290 della chiusura ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano è al 2,83%. Lo spread sulla scadenza a due anni scende sensibilmente a 217 punti base con un rendimento del btp all’1,49%.(

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