Anche Roma si iscriverà all’Anagrafe nazionale antifascista del comune di Stazzema. Il Campidoglio ha infatti approvato con 32 voti favorevoli, 3 contrari e astenuto la mozione a prima firma del capogruppo Pd, Giulio Pelonzi e sottoscritta anche da Roma Torna Roma, Sinistra X Roma, M5s e Gruppo misto, che impegna la sindaca Virginia Raggi e la Giunta a porre in essere gli adempimenti necessari per iscrivere la città di Roma all’Anagrafe nazionale antifascista di Stazzema.
In occasione del 70esimo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, aveva istituito l’Anagrafe antifascista, “una comunità virtuale di valori, aperta a tutti coloro che si riconoscono nei principi enunciati nella Carta di Stazzema che afferma che esistono diritti inalienabili che ogni essere umano possiede, senza distinzione per ragioni di pensiero, razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica, origine nazionale o sociale”.
Oltre a Roma hanno adertito all’Anagrafe nazionale antifascista anche Torino, Carrara, Firenze, Livorno, tanti comuni della Toscana, Collesalvetti, Montignoso, ma anche comuni friulani, pugliesi, lombardi.
Soddisfatto per l’adesione di Roma il sindaco di Stazzema. “L’istituzione dell’anagrafe antifascista – ha detto Maurizio Verona – ha avuto il merito di riaccendere il dibattito su questi temi e su questo sistema di valori che sono validi anche oggi, solidarietà, libertà, legalità, dignità dell’individuo sono temi che vogliamo riportare al centro della discussione pubblica. L’adesione del Comune di Roma e di tante altre città ci conferma che questo è accaduto e che questi temi non appartengono al passato, tanto più che si ricordano quest’anno anche gli 80 anni delle leggi razziali: ringrazio tutti i gruppi consiliari che hanno sostenuto l’adesione e saremo felici di iniziative comuni con la nostra Capitale su questi temi”.
“Il nostro riferimento – ha aggiunto il sindaco – è la Costituzione i cui valori sono quelli di tutti coloro che si riconoscono nella nostra democrazia. Da anni parliamo ai giovani sulla necessità di ricordare per costruire un mondo in cui non si ripresentino i totalitarismi. Lo facciamo nel Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema che è un luogo di dialogo, di incontro e di confronto”.
Il 12 agosto del 1944 Sant’Anna di Stazzema, un piccolo centro della provincia di Lucca, fu teatro di una strage atroce commessa dai nazisti dichiarata “crimine contro l’umanità”. Furono trucidati 560 civili, di cui 130 bambini. La più piccola aveva 20 giorni di vita.
Argomenti: virginia raggi